Il Tribunale per i diritti del malato scrive ad Arvonio: ora si intervenga sui parcheggi selvaggi

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LETTERA APERTA AL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE DI AVELLINO da parte dal TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO nelle persone di Antonio Festa – Michelangelo Varrecchia.
"Nell’augurare ottimo lavoro per disciplinare la caotica mobilità cittadina, ci permettiamo di fornire alcuni suggerimenti dettati dall’esperienza maturata in questi anni.
Ricordiamo che, da oltre otto anni, giace presso l’Ufficio Mobilità del Comune di Avellino, un progetto definito in tutti i particolari, per dare adeguata risposta alle contraddizioni e affermazioni di legittimità e che dia ordine e regole alla spinosa problematica dei parcheggi disabili (aree e tagliandi).
I Vigili Urbani, nonostante l’impegno quotidianamente profuso, hanno un’oggettiva difficoltà al controllo dei permessi dovuta alla loro nota carenza di personale, alla notevole quantità di contrassegni in circolazione (tra rilasciati, contraffatti e non restituiti), alla ferruginosa procedura di controllo e alla mancanza di un aggiornamento dei loro dati con quelli dell’anagrafe.

In sintonia con quanto si è attuato in varie città italiane chiediamo:
1 – L’emissione dei nuovi Talloncini Parcheggio Europei dotati però di tecnologia RFID per un efficace e rapido controllo di tali autorizzazioni. I vigili dovranno essere dotati di computer palmare atto al controllo in tempo reale. Il costo di tale operazione sarebbe pari a EURO ZERO grazie al recupero finanziario dei posti parcheggio illecitamente occupati.
2 – L’istituzione di parcheggi riservati dinanzi ai cosiddetti “punti sensibili”.
3 – Predisporre attività preventive, di sensibilizzazione e sanzionatorie per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, ed una «rigorosa attività sanzionatoria di comportamenti sbagliati» con riferimento specifico agli abusi in termini di scivoli e di parcheggi riservati alle persone con disabilità. Tutto ciò al fine di migliorare la cultura della circolazione stradale e per debellare l’increscioso malcostume di parcheggiare davanti agli scivoli e nei posti riservati.
4 – Per il superamento della diffusa illegittimità e per l’affermazione del rispetto delle regole vigenti consigliamo comportamenti virtuosi come ad esempio l’attendere l’arrivo dell’automobilista che ha esposto il tagliando al fine di operare un immediato controllo (questo avviene già in altre città italiane). A tal proposito la informiamo che negli anni scorsi sono stati scoperti dall’Ufficio legale dell’ASL di Avellino 400 falsi tagliandi e sono state presentate 32 denunce per truffa alla Procura della Repubblica. A tal fine ricordiamo che utilizzare un falso pass disabili è reato di ricettazione. È questo il verdetto della Cassazione, la quale con sentenza n. 47129 del 14 novembre 2014 ha confermato la condanna a 9 mesi di reclusione e 300 euro di multa, inflitta in appello ad un automobilista per aver circolato alla guida di un’autovettura munita di un falso certificato di autorizzazione al transito e al parcheggio libero nelle aree riservate agli invalidi. Per la Cassazione, ai fini della condanna, è sufficiente il fatto che l’imputato sia stato trovato in possesso di un falso tagliando disabili formalmente intestato a diverso soggetto in questo caso, peraltro, deceduto. Ora, finalmente, tutto è chiaro: chi utilizza impropriamente il tagliando rilasciato ai veri disabili non pagherà solo una sanzione amministrativa, ma dovrà anche affrontare un procedimento penale.
Nel confermare la nostra collaborazione per affermare quanto sopra indicato, le evidenziamo che la nostra azione è rivolta alla tutela di ogni persona svantaggiata ed è svolta nell’interesse dei circa 1.500 disabili veri che vivono quotidianamente i disagi della mobilità cittadina.