Il vescovo Melillo agli studenti: siate cercatori di stelle e di amore, scegliete la vita, al di là della realtà dei social

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E’ un invito ad essere cercatori di stelle e di amore, andando al di là della realtà dei social, quello che rivolge agli studenti il vescovo di Ariano Sergio Melillo, alla vigilia del nuovo anno scolastico. Melillo sceglie di partire dalle parole di Bob Dylan“How many roads must a man walk down Before you call him a man? – Quante sono le strade che deve percorrere un uomo prima che lo si possa chiamare uomo?”

“Così cantava Bob Dylan …  – scrive Melillo – Cantava il disagio di una generazione, pare che nulla sia cambiato! Cari ragazzi, insieme on the road, sulla strada riprendiamo il cammino. Ma, su quale strada…quella dei social o quella della vita? Strada oscura senza vie d’uscita o strada condotti da sogni? Strada per incontrarsi o dove “narcotizzarsi”, usurando corpo ed anima? Naviganti nell’incertezza verso un indistinto futuro, compagni di strada di chi non tocca il cuore e non accende ascolti”.

“Tra le onde dei nuovi linguaggi fiorisca un “rinascimento” e si accendano passioni per nuovi cammini! – prosegue il vescovo – Con voi vorrei parlare all’animo dei vostri genitori, dei vostri insegnanti ed educatori anche loro coinvolti su questa via. Cari ragazzi, non smarritevi al seguito di “maestri” che la società, senza socialità, propina; cercate una via che vada aldilà di delusioni ed amarezze. Non fuggite dalla vita correndo il rischio di “consumarla” come un lampo improvviso. Custodite un angolo alla gioia aprendo il cuore a custodi nell’arte della vicinanza. Siate dei cercatori di stelle, di amore, di relazioni, desiderate inerpicarvi nell’approccio alla conoscenza dando, così, un senso all’esistere. Abitate il mondo, edificate un nuovo umanesimo per custodire la giovinezza”.

L’appello che lancia il vescovo è chiaro: “Sui banchi e nelle aule perseguite un oltre: una scuola che riacquisti un aspetto meno aziendale dei tanti progetti slegati; lottate, per appropriarvi di spazi educativi, culturali e formativi autentici. Bramate la vita che soffia nel vento, spazzando via ogni nube che pesa sul cuore, perché “Vivere senza una fede, senza sostenere in una lotta continua la verità, non è vivere, ma è vivacchiare” (Pier Giorgio Frassati) Cari ragazzi, abbiamo bisogno delle vostre energie, del disincanto, per accendere luci nelle relazioni tra corpo ed anima, tra terra e cielo. Camminate mendicando la ragione bella di esistere, aldilà dei fallimenti:la scelta – proprio ora – sta soffiando nel vento! Il vento che è l’immagine più reale dello Spirito di Dio che spinge, empie le vele della vita, dà slancio alla navigazione; in questo modo vi sarà possibile andare oltre, oltre – non si finisce mai! Vi auguro di andare verso questo oltre, mai in solitudine, ma avendo quale Madre la Chiesa e compagno di viaggio Gesù, l’Amico. La mia porta è sempre aperta per accogliervi ed ascoltarvi. Buon anno scolastico!”