In Irpinia per commettere furti nei supermercati, due giovani arrestati

0
1245

Credevano di potersi recare nella tranquilla provincia irpina per mettere a
segno furti e garantirsi così in modo impunito illeciti profitti, ma non
aveva fatto i conti con la macchina investigativa che il Comando Provinciale
Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega sul territorio nel
perseguimento di quell’obiettivo primario rappresentato dalla sicurezza e
rispetto della legalità.

A finire questa volta nella rete della Giustizia, due giovani di origini
romene, lui 18enne e lei 16enne.

L’attività investigativa avviata nel 2016 dai Carabinieri della Stazione di
Mercogliano, prende spunto da una serie di episodi di furto di generi di
varia natura perpetrati in danno di alcuni esercizi commerciali di
Mercogliano e Avellino. Forti di matura esperienza investigativa,
ipotizzando che quei reati non fossero stati messi a segno da improvvisati
ladruncoli ma che dietro essi si celasse l’opera della stessa mano, i
Carabinieri avviavano una meticolosa e certosina attività di indagine che,
attraverso la visione ed analisi dei filmati provenienti dai vari impianti
di videosorveglianza, li conduceva alla non facile identificazione di molti
potenziali testimoni. La susseguente escussione di tutte quelle persone in
grado di riferire utili elementi consentiva, con costante e graduale
accuratezza, di restringere il campo delle ricerche al termine delle quali i
Carabinieri, vedendo premiati i loro sforzi, dimostravano la validità
dell’ipotesi inizialmente formulata arrivando così alla puntuale
identificazione dei due presunti ladri.

Valutati i gravi indizi di colpevolezza raccolti nel corso dell’indagine, la
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli,
concordando con le risultanze investigative condotte dai militari dell’Arma,
emetteva nei confronti dei due giovani la misura cautelate del collegamento
in comunità, eseguita ieri dai Carabinieri di Mercogliano che, dopo le
formalità di rito espletate in Caserma, associavano i predetti presso due
idonee strutture della provincia di Caserta, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.