Incerti ospite dello Zia Lidia, se il riscatto del Sud parte dalle donne

0
966

Il regista in città per presentare “La parrucchiera”

 

Ospiti dello Zia Lidia Social Club per la rassegna ‘La voce dell’autore’, il regista Stefano Incerti e una parte del cast, l’attrice Lucianna De Falco e Tony Tammaro, approdato al grande schermo dal mondo del suo personalissimo trash melodico, scelgono di incontrare il pubblico di Avellino nell’ambito del tour promozionale del film ‘La parrucchiera’. Autore già noto ai cinefili cittadini per avere partecipato alla penultima rassegna del Laceno d’oro con il noir ‘Neve’, Incerti, con quest’ultimo progetto distribuito sia nelle sale del Partenio di Avellino che del Movieplex di Mercogliano, vira verso la commedia d’autore, rivendicando l’eredità di registi come Scola e Monicelli e il diritto di raccontare una Napoli non oleografica né incupita da ‘gomorrismi vari’. ‘La parrucchiera’, infatti, è un omaggio a Napoli, vista finalmente in maniera diversa: positiva, dinamica e in cerca di una rinascita culturale. La storia, di per sé piuttosto esile, è quella di Rosa, parrucchiera bella e procace, costretta a lasciare il lavoro dopo un tentativo di violenza da parte del marito della datrice di lavoro. Ragazza madre di un figlio adolescente, Rosa si rimbocca le maniche e con la complicità delle amiche, due donne con problemi sentimentali, di cui una è una trans materna e delicata, apre un salone tutto suo, ‘Testa e Tempesta’. Testa come quella di queste tre donne forti e determinate, Tempesta come le difficoltà che le stesse dovranno affrontare per vincere una scommessa imprenditoriale in un momento di crisi personale ed economica, che si fa metafora dei problemi di Napoli e del Sud in generale. La risposta, la chiave di lettura offerta da Incerti è che il riscatto possa partire proprio dalle donne, combattive e generose per dna, le cui vicende si snodano con un ritmo frenetico e gioioso per le vie di Napoli, tra centro e periferia, mondo borghese e mondo dei quartieri, a pochi passi l’uno dall’altro. La pellicola, benché a volte, non riesca a seguire lo sviluppo dei vari spunti, che si intrecciano con le storie dei personaggi, ha però il merito di raccontare Napoli come una grande madre pronta ad accogliere uomini e donne dalle varie culture ed etnie, che non solo parlano perfettamente napoletano, ma sono la vera anima di una città inclusiva, energica e progressista. “Io ho sempre fatto film drammatici, -precisa il regista- ma sentivo l’urgenza di cimentarmi in una commedia cruda. Avevo voglia di raccontare Napoli per come è realmente, al di là dei clichè. Il produttore, Luciano Stella, si è subito appassionato al progetto e ha avuto il coraggio di partire senza che all’inizio vi fossero né Sky né Rai Cinema. Sono curioso di vedere come reagirà il pubblico, atteso che ad oggi ‘La Parrucchiera’ è il film che ha fatto il maggiore incasso in Campania, superando ‘I Puffi’, che, a differenza nostra, sono usciti con centinaia di copie.” A completare il cast, attori del calibro di Massimiliano Gallo, Cristina Donadio e Pina Turco, che con la complicità della colonna sonora di Antonio Fresa, delle canzoni dei Foja e dello stesso Tony Tammaro, si muovono in atmosfere surreali, a metà tra Almovodar e Bollywood, regalando risate e spunti di riflessione. Ma la sorpresa più bella del film, come sottolineato anche dall’attrice Lucianna De Falco, è la prova recitativa di Tammaro, che si riscatta dalla sua immagine kitsch e apparentemente superficiale, così come Napoli si riscatta dallo stereotipo per mostrare un volto caleidoscopico, ma velato di malinconia.