AVELLINO- L’inchiesta Acs procede sempre più speditamente verso Piazza Del Popolo. Nel mirino delle indagini non ci sono solo le documentazioni ufficiali acquisite nel corso dell’attività di accertamento da parte dei militari della Guardia di Finanza, il Nucleo di Polizia Tributaria e quelli della Squadra Mobile di Avellino. C’è anche un episodio su cui sono in corso ancora accertamenti da parte della Procura, ma potrebbe anche far finire nei guai qualcuno a Piazza Del Popolo. Stavolta però non c’entra molto la politica, quanto invece la macchina burocratica del Comune di Avellino ed i controlli all’azienda municipalizzata gestita da Amedeo Gabrieli. La vicenda si riferisce ad alcuni documenti che sono stati sequestrati nel corso della perquisizione all’interno degli uffici Acs e della stessa abitazione dell’ormai ex amministratore unico dell’Azienda Città Servizi di Avellino. Atti che sono al vaglio della polizia giudiziaria e che potrebbero determinare anche l’iscrizione e l’avviso di garanzia per alcune precise figure che non hanno operato la vigilanza necessaria quantomeno nel 2013 e anche prima. Ma gli sviluppi di quest’altra parte dell’inchiesta sono ancora in fase di piena evoluzione per cui solo nei prossimi giorni si capirà quali saranno le mosse da parte della Procura per continuare le indagini. Per documentazione ancora top secret. esistono invece atti che sono pubblici e soprattutto fanno parte di un lungo carteggio tra Acs e Comune di Avellino relativamente ai maggiori costi. E si tratta proprio di quello che il manager finito agli arresti domiciliari scriveva a proposito della liquidazione dei maggiori costi del 2013, quelli che sono sicuramente al centro degli accertamenti disposti dalla Procura di Avellino. E cosa scriveva l’amministratore dell’Acs all’amministrazione comunale e ai dirigenti è facile scoprirlo anc he dagli stessi atti pubblicati dal Comune di Avellino nel corso degli anni online. Comunicazioni corredate alle determine di liquidazione, quelle per il debito fuori bilancio Acs del 2013 pari a circa 331 mila euro. Ancora non liquidato invece, quello per il 2014, pure riconosciuto in circa 451 mila euro.
LA NOTA DI GABRIELI
Il 20 febbraio del 2015 l’allora amministratore unico dell’Acs Amedeo Gabrieli scrive al Comune di Avellino, sollecitando il pagamento delle somme individuate come debiti fuori bilancio per c oprire i cosiddetti maggiori costi. «il mancato pagamento delle spettanze anno 2013 dal Consiglio comunale e successive determine di liquidazione comporta la impossibilità di effettuare il pagamento degli adempimenti Iva, Inps, Irpef, con conseguenti ricadute penali ed amministrative sul Durc. Le eventuali ricadute giuridiche che graveranno sulla mia persona, saranno estese tramite chiamata in correità a tutte le figure amministrative responsabili dell’Ente proprietario». Insomma, Gabrieli metteva cos alle strette il Comune di Avellino, minacciando azioni legali. Ma i costi di gestione considerati maggiori, possono includere anche queste spese? Non siamo amministrativi o giuristi. Ma probabilmente queste erano spese ampiamente prevedibili, altro che maggiori costi. Ma su questi profili saranno decisivi gli ulteriori accertamenti che la Procura disporrà da qui ai prossimi giorni.
IL CASO DELLA DIPENDENTE RIPRESA DA AQUINO
Le argomentazioni da parte degli indagati davanti al Gip Fiore hanno riguardato la totale estraneità alle accuse. Tra questi anche il presidente della Casa sulla Roccia Mauro Aquino, che ha negato di aver creato coop ad hoc ed assunto personale su indicazione di Gabrieli. Ecco il testo di una chiamata comparsa nella misura cautelare firmata dal Gip Fiore. Il presidente della coop chiama Gabrieli a telefono per tranquillizzarlo sul fatto che aveva invitato la dipendente a non telefonare più alla sede della società ed in particolare a cancellare il post dal social network. Della cosa anche Gabrieli era interessato. Ma il presidente della coop lo aveva tranquillizzato notevolmente: “Ho detto, va bene, allora li hai cancellati? Io facebook lo odio personalmente non ci vado mai, voglio sapere, perchè dopo, dopo mi vado a fare un giro, li hai cancellati? Sì, sì, si, io già li ho cancellati, c’è qualcosa che hai scritto su ACS? No, non c’è nulla, va bene. Poi ti ricordo che per quanto riguarda soldi e quant’altro, ti rivolgi esclusivamente a me, hai capito e non dare più fastidio all ACS, va bene, mò questo è tutto”. aerre