La chiesa del Rosario diventa Santuario, il vescovo Aiello presiede la celebrazione

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Sarà il vescovo Arturo Aiello a presiedere la celebrazione eucaristica,  in programma il 7 ottobre, alle 19, nella chiesa del Rosario in occasione della festa liturgica della Beata Vergine Maria del Santo Rosario. Nel corso della cerimonia sarà proclamata la parrocchia del Rosario di Avellino diventerà ufficialmente Santuario mariano diocesano.

La scelta di fare della parrocchia del Rosario un santuario si spiega con l’intensa attività liturgica e celebrativa che si svolge nella Chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Maria del SS. Rosario di Avellino, affidata dal 1942 alla guida e alla cura pastorale dei Frati Predicatori, “con preghiera quotidiana del Santo Rosario e celebrazione dei Sacramenti, in particolare della Riconciliazione e dell’ Eucaristia”. Al tempo stesso, si legge nel decreto, “l’edificio di culto, dove sull’altare maggiore si custodisce l’icona della Beata Vergine del Rosario con il Bambino e ai lati San Domenico e Santa Caterina da Siena, è divenuto luogo di pratica devozionale per numerosi fedeli provenienti da ogni parte della città e meta di gruppi che dai paesi vicini o da altre Diocesi vi si recano per implorare l’intercessione della Vergine Madre di Dio. Inoltre, nelle manifestazioni di pietà popolare, nella celebrazione di funzioni religiose e nelle pratiche del culto mariano non si sono mai riscontrati fatti e/o elementi contrari alla morale cristiana e alla dottrina cattolica, né ravvisati fenomeni di autosuggestione”. E’ Padre Giovanni Matera a spiegare come “E’ sempre stato un punto di riferimento per la fede della comunità non solo irpino e un riconoscimento al lavoro svolto dai Padri Domenicani. La speranza è che l’erezione a santuario garantisca anche la possibilità di accedere a fondi per poter rendere più fruibile la casa di Dio”

Di qui la volotà di “riconoscere un assetto canonico alla Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria del SS. Rosario di Avellino affinché ne evidenzi il carattere di luogo di espressione di religiosità popolare e di pellegrinaggio per la comunità dei fedeli della “Zona Pastorale I – Avellino” e per l’intera Diocesi di Avellino e di soddisfare la richiesta di Padre Giovanni Matera”