La cronobiologia del ritmo circadiano

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Di Mariolina De Angelis

La cronobiologia studia i fenomeni ciclici degli organismi viventi, il loro adattamento al ritmo solare e lunare. L’orologio circadiano assicura che le reazioni biochimiche avvengano nel momento giusto e nel giusto ordine. Inoltre l’orologio circadiano coordina la sequenza di processi cellulari nell’organismo. Al mattino, ad esempio, il corpo si appresta ad affrontare attività, quindi sono secreti degli ormoni catabolici: il testosterone e il cortisone. Inoltre, al mattino, aumentano anche la pressione arteriosa, il battito cardiaco e la quantità di zucchero circolante. Il tardo pomeriggio e dopo cena, invece, entra in gioco l’epifisi, la produzione di melatonina oppure del sonno. Inoltre di sera la temperatura corporea scende e il corpo si predispone all’accumulo producendo ormoni anabolici. Durante la notte invece, rallentano i movimenti gastrointestinali. Verso la mezzanotte si raggiunge il picco dell’ormone GH che promuove lo sviluppo della massa magra. Si assiste inoltre ad una rigenerazione tessutale con un conseguente rallentamento dell’invecchiamento cellulare. Tutto questo è bellissimo. In pratica si assiste ad una sincronia tra orologio terrestre, orologio ipotalamico e orologi per riferici. Affinché si mantenga questa condizione di equilibrio dovremmo quindi seguire uno stile di vita rispettoso dei ritmi biologici. L’alimentazione dovrebbe poi tener conto di questo timing sia in termini qualitativi che di alternanza tra il digiuno e assunzione di cibo. Dovremmo rispettare l’esigenza del nostro corpo con riposo e movimento. Anche il concetto di calorie va a perdere di significato visto che l’organismo ha una capacità di assimilare gli alimenti nei vari momenti della giornata in modo diverso. E su questi concetti che si basa da un lato la naturopatia che insegna non solo un’alimentazione rispettosa dei ritmi biologici, ma appunto anche una adeguata attività fisica che possa mantenere l’organismo in una condizione di equilibrio e salute. Ascoltiamo quindi il nostro corpo e le sue esigenze. Ma soprattutto rendiamoci conto del timing. Ciò per evitare quei cortocircuiti, disturbi metabolici e infiammazioni croniche. Il nostro equilibrio psicofisico è molto importante. Basti pensare al ruolo del cortisolo e come una sua eccessiva produzione nelle ore serali possa compromettere il riposo e l’orologio biologico. Sono diversi gli studi scientifici che dimostrano una affinità tra microbiota e ritmi alimentari e che un jet leg cronico possa provocare una perdita del ritmo tra disbiosi e microbiota. Concludo sottolineando come sembra che sia la natura a dettare le leggi e solo un organismo che la rispetti può essere in equilibrio con se stesso e con tutto ciò che lo circonda.