La Dogana nella Dogana, Atripalda e Avellino in mostra: Dogane a confronto

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Domenica 17 settembre dalle ore 9.30 alle 13.30, il Museo del Palazzo della Dogana dei Grani di Atripalda resterà  aperto in via straordinaria nell’ambito del Piano di valorizzazione 2023.

In occasione dell’apertura sarà possibile visitare anche la mostra permanente “La Dogana nella Dogana. Atripalda e Avellino: Dogane a confronto”: attraverso le statue provenienti dalla facciata della Dogana di Avellino, devastata trent’anni fa circa da un terribile incendio e considerata una delle principali emergenze architettoniche del nucleo urbano antico, l’esposizione racconta la storia, ancora poco conosciuta, della Dogana di Atripalda e Avellino a partire dal periodo medievale.

La mostra espone i busti dell’imperatore Adriano, di Pericle, Augusto e Antonino Pio, le statue di Afrodite, di Niobide, di Artemide e di un Efebo, realizzati in marmo bianco di Carrara e in alabastro tra il XVII e il XVIII secolo, nel luogo corrispondente alla piazza principale della città, dove l’antica Dogana, posta all’incrocio di importanti vie di comunicazione tra la Puglia e Napoli, rappresenta ancora oggi il centro propulsore di iniziative culturali, di attività di studio e ricerca.

La Dogana dei Grani di Atripalda fu fatta ricostruire nel 1676 da Francesco Marino I Caracciolo, principe di Avellino, su progetto di Cosimo Fanzago, che ne rafforzò il valore simbolico proprio con l’inserimento della statuaria nella facciata dell’edificio.