L’Accademia dei Dogliosi incontra la scrittrice Maria Grazia Calandrone

A confronto al Circolo della stampa sul romanzo "Dove non mi hai portato"

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L’Accademia dei Dogliosi incontra la scrittrice Maria Grazia Calandrone. Sabato 16 settembre, alle 17, la scrittrice presenterà al Circolo della stampa di Avellino il romanzo “Dove non mi hai portata”. Presiederà il Prof. Fiorentino Vecchiarelli, Presidente dell’Accademia. Interverrà la prof.ssa Ilde Rampino. Modererà il giornalista Gianluca Amatucci.

Calandrone ricostruisce la storia dei genitori grazie agli articoli di cronaca dell’epoca, facendo emergere il ritratto di un’Italia stanca di guerra ma non di regole coercitive.  Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l’estate del 1965. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall’inquietudine che prova chi è braccato. Perché Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare e che la umiliava ogni giorno, e ha tentato di costruirsi una nuova vita proprio insieme a Giuseppe. Per la legge dell’epoca, però, la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di Villa Borghese, confidando nel fatto che qualcuno si prenderà cura di lei. Piú di cinquant’anni dopo quella bambina, a sua volta diventata madre, si mette in viaggio per ricostruire quello che è davvero successo ai suoi genitori.  Come una detective, Maria Grazia Calandrone ricostruisce la sequenza dei movimenti di Lucia e Giuseppe, enumera gli oggetti abbandonati dietro di loro, s’informa sul tempo che impiega un corpo per morire in acqua e sul funzionamento delle poste nel 1965, per capire quando e dove i suoi genitori abbiano spedito la lettera a «l’Unità» in cui spiegavano con poche parole il loro gesto.