L’impegno di Todisco per l’Elital e l’Ape Rossa torna nei territori

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Il consigliere regionale Francesco Todisco, questa mattina, ha incontrato i lavoratori dell’Elital in presidio davanti allo stabilimento di Pianodardine. Il confronto, coordinato dai rappresentanti delle sigle sindacali, è stato schietto e costruttivo.
«Dobbiamo immaginare –afferma Todisco- un percorso che conduca alla salvaguardia di un’azienda storica come l’Elital, che negli anni ha già dimostrato di sapersi reinventare sotto il profilo della produzione con ottimi risultati, e, naturalmente, alla difesa dei posti di lavoro». L’impegno assunto da Todisco davanti alle rappresentanze dei 64 operai coinvolti nella vertenza è quello di «interloquire con l’assessore alle Attività Produttive, Amedeo Lepore, per sollecitare l’istituzione di un tavolo regionale finalizzato sia a riaccendere i riflettori sulla vicenda che a mettere la proprietà dell’azienda davanti alle sue responsabilità».
Todisco, inoltre, aggiunge che si farà carico di «verificare la possibilità per l’azienda di accedere a finanziamenti regionali destinati all’innovazione e alla riconversione industriale e alla formazione dei lavoratori».

Intanto L’Ape Rossa riprende il suo cammino. La campagna d’ascolto del consigliere regionale Francesco Todisco riparte sabato 2 luglio da Carife. L’appuntamento è per le 17.30, presso il centro sociale “G. Zizza” di via Roma.
«L’esperienza dell’Ape Rossa- afferma Todisco- è nata per accompagnare e sostanziare la scorsa campagna elettorale regionale attraverso le idee e le proposte di quanti, sui territori, hanno inteso condividere prima una storia politica, poi un obiettivo elettorale. Con il mio ingresso in assise, l’attività di ascolto non si esaurisce, ma si amplifica».
«In ogni Comune che nelle prossime settimane vedrà il passaggio dell’Ape Rossa –spiega Todisco- si svilupperà un confronto con i militanti del Pd, ma anche con gli amministratori e gli attori protagonisti di quelle realtà, al fine di elaborare proposte da portare all’attenzione dell’ente regionale. In questo modo invertiremo il paradigma che fin qui ha visto l’istituzione calare dall’alto le sue direttive per restituire alle comunità il giusto protagonismo».