Montella ricorda Aurelio Fierro a cento anni dalla nascita

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Montella ricorda Aurelio Fierro a cento anni dalla nascita. Un omaggio a un “Guaglione montellese nel mondo”, a un figlio illustre capace di dare lustro all’Irpinia con la sua voce, in programma il 6 agosto, alle 17.30, nella sala consiliare.  A fare gli onori di casa il sindaco Rino Buonopane. A confrontarsi il professore Luigi Caramiello, ordinario di sociologia dell’arte all’Università Federico II di Napoli, Romeo Barbaro, tammoraro del Vesuvio, Lucia Cassini, attrice, la moglie di Aurelio Marisa Matone, il figlio Fabrizio e il nipote Aurelio. A coordinare il confronto il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa. Nel corso dell’incontro sarà inaugurata la mostra “Guaglione montellese nel mondo”. Il 16 agosto gran finale in piazza Bartoli con il concerto di Fabrizio e Aurelio Fierro Band.

Una carriera, quella di Aurelio Fierro, nato a Montella nel 1923 che lo ha visto protagonista in tutto il mondo, dal Sud America al Giappone, dagli Usa all’Australi. E’ il 1950 quando vince un concorso di voci nuove, primo su 600, che gli consente di firmare un contratto discografico con la Durium. Nel ‘54 arriva “Scapricciatiello” il suo primo grande successo che lo porta in tournée negli USA e Canada. Nel 1956 vince il suo primo Festival di Napoli con “Guaglione”. La canzone, reinterpretata da decine di grandi artisti, gli consegna una fama internazionale, tanto da essere invitato all’Olympia di Parigi per ben 21 giorni nel ‘57.

Non solo cantante, Fierro è stato attore in diversi film, Ricordati di Napoli, Lazzarella, Quel tesoro di papà, Caporale di giornata. Vince Canzonissima nel ‘58. Partecipa, inoltre, a sei Festival della canzone italiana di Sanremo ed a ben 14 edizioni del Festival della canzone napoletana.

Brani come ‘Lazzarella’, ‘Scapricciatiello’, ‘Che t’aggia dì’, ‘Lazzarella’, Vurria’ ‘Guaglione’ sono entrati nella storia della musica, superando i confini nazionali, approdando in Canada, Usa, Sud America, Giappone. La città di Napoli aveva già festeggiato i cento anni di Aurelio con un omaggio a lui dedicato curato dal figlio Fabrizio e dal nipote Aurelio che portano avanti la sua eredità musicale. Ma è grande l’emozione per il tributo del suo paese natale

Ed è lo stesso Fabrizio a sottolineare il legame forte di Aurelio Fierro con Montella “Lasciò Montella per studiare ingegneria  a Napoli, dopo aver conseguito la maturità scientifica al  liceo Rummo di Benevento, negli anni della guerra. Arrivò nella città partenopea da studente fuori sede e qui rimase. Ma non perdeva occasione per tornare a Montella, volle fortemente comprare la casa dei genitori, poi crollata con il sisma. Erano dodici figli, l’unico ancora vivo è zio Italo che vive a Portici, era direttore didattico, ha compiuto da poco 90 anni. Aveva un rapporto viscerale con i suoi fratelli, sono tutti seppelliti nella stessa cappella Fierro. Sull’altare c’è l’urna contenenti le ceneri di mio padre, accanto alla sua amatissima paglietta. Ci trovavamo a Napoli quando ci fu il terremoto del 1980, mio padre capì subito, malgrado si parlasse inizialmente di Balvano come epicentro, che il cuore della scossa era in Irpinia, non riusciva a mettersi in contatto con nessuno dei parenti di Montella. In quel terremoto morì il marito di mia cugina Rosanna, Guglielmo Castellano, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi. La casa di famiglia devastata dal sisma non fu mai ricostruita perchè non arrivarono le autorizzazioni necessarie. Nel 2019 gli è stata intitolata la Casa della Musica a Palazzo Bruni Roccia”