“Non chiedermi chi sono”, Luca Trapanese presenta il suo libro ad Avellino

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Sarà Luca Trapanese, assessore al welfare di Napoli, attivista per l’inclusione a raccontarsi martedì 12 dicembre alle ore 18, presso la sala del Circolo della Stampa di Avellino, al Corso Vittorio Emanuele II numero 6. Punto di partenza del confronto il suo ultimo libro intitolato “Non chiedermi chi sono”, edito da Salani.I Interverranno la Senatrice Alessandra Maiorino (videomessaggio), Adriana Guerriero,  Antonella Valente, l’avvocato Gerardo Di Martino, Consigliere Ordine degli Avvocati di Avellino. A chiudere l’incontro  una degustazione gratuita di vino locale offerto dall’Azienda “Feudo De Planca”, che ha origine nel piccolo paesino di Chianche grazie alla disponibilità di Corrado e Luigi Cecere. La storia di Luca Trapanese e sua figlia Alba, che dal 2018 è a tutti gli effetti stata adottata da Luca e ha preso il suo cognome, è il racconto di un’eccezione. Quella che ha permesso a Luca di diventare il primo genitore single in Italia.
In “Non chiedermi chi sono” Trapanese consegna un romanzo fortemente autobiografico. Le vacanze, il mare, un amore indimenticabile. Questo vogliono i compagni di scuola di Livio, appena superato l’esame di maturità. Non lui, che dopo aver perso il suo migliore amico per una disgrazia, ha deciso di dedicare la propria vita ad aiutare gli altri. Vorrebbe tornare in India, dov’è già stato in missione l’estate precedente, ma si è fatto troppo tardi per partire. E allora don Gino, il parroco del suo quartiere, ha un’idea. Un compito speciale. Del resto, non serve andare dall’altra parte del pianeta per trovare qualcuno che ha bisogno di assistenza. Il compito speciale si chiama Vittorio, ha trent’anni, una famiglia rispettabile, un’intelligenza rara, un futuro professionale sulle orme del padre. Vittorio però ha subìto un “forte stress” – così almeno lo chiama sua madre – e qualcosa in lui si è rotto. Sta chiuso nella sua stanza da mesi, con le tapparelle abbassate, la barba lunga, sempre gli stessi vestiti, spaventato dal mondo esterno e da alcune voci che gli dicono delle cose.
Era un genio, si mormora in giro, ma adesso è pazzo. Eppure in lui, nel mistero del suo dolore, Livio troverà non soltanto un prezioso amico, ma la forza per affrontare i propri problemi, l’ansia di crescere in una società che non ammette deviazioni dalla norma. Con la sensibilità che lo caratterizza in tutte le sue attività, Luca Trapanese racconta cosa significa soffrire – per una malattia, per amore, o perché non ci si sente al proprio posto nel mondo – e cosa significa convivere con gli altri, riconoscersi uguali nella diversità, bellissimi nell’imperfezione.