Non si ferma la solidarietà a ospedali, protezione civile e famiglie bisognose

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Andrea Ricciardiello

Si allunga la lista delle istituzioni, aziende, e dei privati che scendono in campo, chi con finanziamenti, donazioni in natura, chi con varie iniziative di vario tipo contro l’emergenza coronavirus.

Tra i primi a essere presenti in questa lunga lista troviamo, e nel cuore dell’Irpinia, i cittadini di Teora che, capeggiati dal presidente della Pro Loco locale, il 13 marzo, dopo averle prodotte, hanno donato alla popolazione migliaia di mascherine protettive anti virus. Da allora gesti di solidarietà come questi, si sono susseguiti in provincia di Avellino e non a macchia d’olio.  Ai cittadini di Teora si sono aggiunti, una settimana dopo, i cittadini di Sant’Andrea di Conza che, chi comprandole, chi producendole in casa, sono riusciti a regalare alla cittadinanza un migliaio, alle quali, subito dopo, una grande azienda del nord, ne ha donato 15.000, le quali sono state  distribuite gratuitamente, nei giorni scorsi, sia a Sant’Andrea, il paese natale del suo presidente Davide Maraffino, che ad alcuni comuni limitrofi: Guardia, Sant’Angelo dei Lombardi, Cairano, Morra de Sanctis. Non si ferma, invece, un gruppo di signore di Bisaccia, che da giorni si stanno prodigando per la cucitura di centinaia di mascherine, che in parte hanno già donato, altre le doneranno in futuro, non appena saranno pronte, distribuendole sia ai Bisaccesi, che agli ospedali di Avellino, il Moscati, e a quello di Ariano. In questa gara di solidarietà nella produzione di mascherine, notizia di qualche giorno fa, non potevano mancare gli enti religiosi, come le suore Salesiane, e le Benedettine di Mercogliano, le oblate di Avellino e le clarisse di Santa Lucia di Serino, che con le ex allieve, le amiche e altre persone e con la promozione di Don Vitaliano della Sala, hanno prodotto e stanno producendo migliaia di mascherine usando vecchie lenzuola, delle quali, quelle colorate, saranno destinate ai bambini, e saranno donate e distribuite dalla Caritas diocesana. A Sturno, invece, è una nota farmacia locale che, da ieri, sta distribuendo mascherine gratis a tutti. Per quanto riguarda le donazioni di attrezzature mediche, segnalo quelle della Cooperativa il Sorriso di Avellino e i suoi assistiti, che hanno regalato 4 ventilatori e 90 circuiti doppio turno da dividersi tra gli ospedali di Ariano e Sant’Angelo, e sempre al Frangipane di Ariano, la Diocesi di Ariano ha donato 200 test rapidi per il coronavirus e la cooperativa il Sorriso di Avellino  ha donato, sempre al Frangipane, il 28 marzo un frigorifero per farmaci, un monitor multi parametrici carrellati e 16 pompe infusioni, mentre imprenditori e privati di Solofra e Montoro,  stanno mettendo le basi per la progettazione e la realizzazione, con fondi privati,  al Landolfi di Solofra,  di un reparto di terapia intensiva.  Non mancano le donazioni di fondi, come quella di una banca ufitana che ha donato, qualche giorno fa, 250.000 euro da distribuirsi tra i tre ospedali irpini e quello di Benevento, mentre da Milano, dove lavora da tre anni, l’irpina Martina Bruno è stata la promotrice della raccolta fondi su gofundum per l’ospedale Moscati, che partita 15 giorni fa, è riuscita a raccogliere circa 11.605,00 euro già interamente versati alla regione Campania che provvederà poi a girarle all’ospedale. Da Napoli, invece, l’imprenditore Alpi sta donando mascherine all’ospedale Moscati di Avellino, mentre un’ importante azienda specializzata nella distribuzione di dispotivi medici di Somma Vesuviana sta consegnando gratuitamente, tute, guanti, mascherine, agli ospedali di tutta Italia tra cui al Sacco di Milano, al Moscati di Avellino, al policlinico Gemelli di Roma, al San Carlo di Potenza, al Monaldi dell’Azienda dei colli di Napoli, e agli ospedali Civile e al San Giovanni Bosco di Caserta. Questi sono alcuni dei tanti slanci di generosità di noi cittadini che, secondo la propria disponibilità, dimostrano che la solidarietà non è solo uno slogan e quando c’è da agire siamo, come in questi tempi d’emergenza, presenti.  A questi gesti di generosità non possiamo non ricordare quelli fatti da chi tutti i giorni sono in  prima linea: i medici ospedalieri, gli infermieri, gli operatori sanitari, e anche a  tutti noi per l’esemplare correttezza che stiamo dimostrando quotidianamente nel rispettare le norme di prevenzione al contagio coronavirus.