Osterie d’Italia, in una guida la ristorazione di qualità. Grande protagonista l’Irpinia

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191 osterie in guida di cui 12 novità e 39 Chiocciole: questi i numeri della regione nella nuova edizione di Osterie d’Italia, a cura di Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni . Torna lo storico sussidiario del mangiarbere all’italiana: presentata al Teatro Elfo Puccini di Milano il 23 ottobre e disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore dal 25 ottobre, la trentaquattresima edizione di Osterie d’Italia racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare.

La nuova edizione raccoglie 1752 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto. Oltre ai simboli e i riconoscimenti canonicamente assegnati alle osterie, di modo da offrire al lettore uno strumento per una conoscenza approfondita dell’offerta, per la prima volta i riconoscimenti storici della Chiocciole e della Bottiglia e il più recente Bere Bene (a riconoscere una selezione complessiva di bevande alcoliche e non, come birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi scelti con attenzione e personalità) sono stati assegnati anche ai locali segnalati negli inserti, ovvero quei locali la cui offerta e impostazione sono interpreti di una tradizione gastronomica locale, rintracciabili esclusivamente nella regione di appartenenza, come le pizzerie in Campania.

Campania: la panoramica 2024

In una nazione che candida a patrimonio dell’umanità la propria cucina e che rischia di far cadere il turismo nella trappola degli influencer, Napoli si distingue per la decisione di non concedere per i prossimi tre anni nuove licenze (neppure di ampliamento) per attività di somministrazione di alimenti e bevande, produzione, preparazione o vendita di prodotti alimentari nel perimetro del centro storico Unesco e nelle sue fasce di rispetto. Obiettivo dichiarato è tutelare le attività tradizionali e la qualità di vita dei residenti: ci sembra una visione slow che questa guida ha deciso di premiare, conferendo a Napoli ben tre nuove Chiocciole delle sette assegnate per la prima volta in tutta la Campania. Non è però l’unica novità presente nelle prossime pagine: per la prima volta infatti è stata riconosciuta la Chiocciola anche alle pizzerie. Ne sono state premiate sette sull’intero territorio regionale, di cui solo una nella città di Napoli, segno che – dall’affresco di Pompei ai giorni nostri – questa eccellenza ha compiuto passi da gigante. Si conferma protagonista anche l’Irpinia grazie a ristoranti e trattorie consolidate che hanno scelto di puntare su tipicità e qualità dei prodotti.

“La guida Osterie d’Italia è un romanzo italiano che racconta il nostro Paese. Nelle sue pagine non ci sono classifiche o giudizi, ma storie: leggendo le schede dei ristoranti segnalati vi sembrerà di essere seduti ai loro tavoli” ha detto Carlo Bogliotti, amministratore delegato di Slow Food Editore, aprendo la presentazione al Teatro Elfo Puccini di Milano, dedicata a Sergio Staino. “Questa pubblicazione è la pietra angolare della nostra casa editrice, il nostro fiore all’occhiello: un vero e proprio best seller, e lo testimoniano i dati Gfk secondo cui, per il secondo anno consecutivo, Osterie d’Italia ha superato la guida Michelin nelle vendite in libreria”.

L’elenco completo delle Chiocciole della Campania

La Pignata – Ariano Irpino (Av)

Valleverde Zi’ Pasqualina – Atripalda (Av)

Il Focolare – Barano d’Ischia (Na)

‘A Luna Rossa – Bellona (Ce)

Pepe in Grani – Caiazzo (Ce)  inserto – nuova chiocciola

Tre Sorelle – Casal Velino (Sa)

La Pietra Azzurra – Caselle in Pittari (Sa)  inserto – nuova chiocciola

Cambia-Menti di Ciccio Vitiello – Caserta (Ce)  inserto – nuova chiocciola

Gli Scacchi – Caserta (Ce)

I Masanielli – Caserta (Ce)  inserto – nuova chiocciola

Viva lo Re – Ercolano (Na)

Fontana Madonna – Frigento (Av)

La Pergola – Gesualdo (Av)

Fenesta Verde – Giugliano in Campania (Na)

La Marchesella – Giugliano in Campania (Na)

La Torre – Massa Lubrense (Na)

Lo Stuzzichino – Massa Lubrense (Na)

Antica Trattoria Di Pietro – Melito Irpino (Av)

I Santi – Mercogliano (Av)

Esperia Osteria Flegrea – Monte di Procida (Na) nuova chiocciola

Da Donato – Napoli (Na)

La Chitarra – Napoli (Na) nuova chiocciola

La Notizia – Napoli (Na)  inserto – nuova chiocciola

Osteria Mediterranea – Napoli (Na)

Taverna a Santa Chiara – Napoli (Na) nuova chiocciola

O’ Ca Bistrò – Nocera Inferiore (Sa) nuova chiocciola

Famiglia Principe 1968 – Nocera Superiore (Sa)

Osteria del Gallo e della Volpe – Ospedaletto d’Alpinolo (Av)

Perbacco – Pisciotta (Sa)

Abraxas – Pozzuoli (Na)

La Ripa – Rocca San Felice (Av)

La Pietra Azzurra-Vallo di Diano – Sala Consilina (Sa)  inserto – nuova chiocciola

Francesco e Salvatore Salvo – San Giorgio a Cremano (Na)  inserto – nuova chiocciola

La Locanda della Luna – San Giorgio del Sannio (Bn)

‘E Curti – Sant’Anastasia (Na)

‘O Romano – Sarno (Sa)

La Lanterna – Somma Vesuviana (Na)

Da Addolorata – Torre Orsaia (Sa)

La Piazzetta – Valle dell’Angelo (Sa)

 

I numeri della guida

– 1752 osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati

– più di 240 collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano

– 163 novità

– 311 locali premiati con la Chiocciola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food, di cui 15 locali segnalati negli inserti regionali

– 151 locali premiati con il Bere Bene, un riconoscimento per la curata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati

– 488 locali premiati con la Bottiglia per la curata selezione di vini