Per le Regionali De Luca guarda al “Campo Giusto” di Conte e fustiga il PD

E' stata sufficiente una minima apertura da parte del leader del Movimento Cinque Stelle per far aprire i ragionamenti su di una possibile alleanza. Del resto, l'ex sindaco di Salerno è consapevole della presa elettorale dei pentastellati e, in termini di coalizioni, il centrosinistra non può prescindere dai grillini

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Foto: napoli.corriere.it

Tra una frecciata e l’altra ai vertici del Nazareno, il presidente della Campania Vincenzo De Luca inizia a preparare il terreno per le elezioni regionali che si celebreranno tra qualche anno.

E’ stata sufficiente una minima apertura da parte di Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, per far aprire i ragionamenti su di una possibile alleanza. Del resto, l’ex sindaco di Salerno è consapevole della presa elettorale dei pentastellati in Campania e, in termini di coalizioni, il centrosinistra non può prescindere dai grillini in quello che l’ex premier ha definito il “Campo Giusto“. In una sorta di riproposizione del campo largo che ha portato Gaetano Manfredi ad essere eletto sindaco di Napoli.

Il governatore, ha commentato così: “L’idea di Conte di un campo giusto nel centrosinistra? Io sono all’antica, sono in difficoltà con le nuove terminologie. L’importante è che non andiamo verso il campo santo, perché non sarebbe produttivo per l’Italia. Le dichiarazioni che ha fatto Conte mi sono sembrate molto ragionevoli, serie ed equilibrate, e mi pare che su questa base si possa ragionare per costruire un’alleanza credibile”.

Ma sulla sinistra all’opposizione di questo governo, non le manda a dire, criticando velatamente il Partito Democratico e la nuova linea della segretaria Elly Schlein: “Per governare questo Paese, non bastano gli slogan e non basta una riedizione di Lotta Continua. Occorre mettere in piedi un programma che, partendo dalla povera gente, dal mondo del lavoro, sia credibile anche per il sistema delle imprese, per i ceti professionali, per i ceti dinamici del nostro Paese e, in ogni caso, per la maggioranza degli italiani. Altrimenti la strada per il governo rimane chiusa“.