Polo logistico alla stretta finale, in vista dell’incontro al ministero

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Valle Ufita. Domani l’incontro al Ministero delle Infrastrutture per parlare del polo  logistico. E, soprattutto i sindaci della valle, ci vanno con tante speranze. Sicuri che Matteo Salvini, che li ha convocati, saprà capire le ragioni per le quali repurano essenziale questa infrastruttura. In provincia, intanto, continua il dibattito. E ancora la sezione del Pd di Grottaminarda invita alla riflessione.

Nicola Cataruozzolo, segretario locale dei dem, scrive una nota a margine dell’ennesima e inutile passerella alla Provincia di ieri. E in vista dell’incontro di domani al MIT. Si sono create due diverse correnti di pensiero, soprattutto in merito all’inclusione dei finanziamenti dell’altra infrastruttura,  quella di ponte Valentino, nel Beneventano.

Il Pd di Grottaminarda scrive:” Si ricorda che con decreto n.492 del 3/12/2021 Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili,di concerto con il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, in attuazione di quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, misura M5C3-11 – investimento 4 “Interventi infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali (ZES)”, ha ripartito la somma di 630 milioni di euro tra le zone economiche speciali per la realizzazione di interventi tra loro coerenti e interconnessi che mirano nel loro insieme a favorire la competitività e lo sviluppo economico nelle aree ZES, di cui 26 milioni all’AREA INDUSTRIALE DI VALLE UFITA- Terminal scalo merci con annessa area di smistamento Adeguamento agli standard di sicurezza(all.1)”.

Quindi continua:”Gli interventi rientrano nei seguenti ambiti:
a. collegamento di “ultimo miglio”, volto a realizzare efficaci collegamenti tra le
aree portuali ed industriali e la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale facente
parte delle reti di trasporto principali;
b. digitalizzazione e potenziamento della logistica, urbanizzazioni green e lavori
di efficientamento energetico ed ambientale nelle aree retroportuali e nelle aree industriali appartenenti alle ZES”. Non si tratta di fare una guerra tra poveri, evidentemente, ma sono’ precisazioni che vanno fatte”. Una parola definitiva la potremo, comunque, sapere già domani con le decisioni che verranno prese nelle stanze del potere romano.

Giancarlo Vitale