Pratola Serra, finisce un’era: in consiglio comunale Galdo subentra ad Aufiero

Ratificata la decadenza dal ruolo di consigliere comunale dell'ex sindaco. Al suo posto tra i banchi del gruppo di minoranza Terra Nuova la prima non eletta alla scorse elezioni

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Si chiude a Pratola Serra una delle polemiche che più ha acceso il dibattito politico negli ultimi anni. Il consiglio comunale, convocato nella giornata di oggi, ha ratificato la decadenza dal ruolo di consigliere comunale di Tonino Aufiero. Al suo posto tra i banchi del gruppo di minoranza Terra Nuova Bianca Galdo.

Grande attesa per la votazione dopo la pronuncia della Corte di Cassazione. Presente, tra lo stupore generale, anche un discreto numero di carabinieri. Il primo punto discusso è stato proprio quello che riguardava Aufiero e in un clima di calma quasi inaspettata, l’ex sindaco ha preso la parola, tentando di mettere in discussione quanto sarebbe inevitabilmente accaduto di lì a poco:

Se ci fosse stata una proposta di decadenza da una condanna penale, oggi non starei qui, ma si sarebbe proceduto direttamente con la surroga, poiché la Prefettura avrebbe trasmesso il provvedimento di decadenza. Ci troviamo di fronte a due questioni distinte e separate. La Prefettura in questo caso definisce che sia il consiglio comunale a prendere atto dell’eventuale decadenza.

Alla luce di tutto questo si è consolidato il principio che la volontà dell’elettorato passivo non può essere soppressa. Affinché questa proposta di decadenza possa essere approvata deve rispettare i principi secondo i quali si va a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, non contando il sindaco“.

Si è proceduti quindi alla votazione, che ha visto la maggioranza compatta con 7 voti a favore, e 4 contrari del gruppo Terra Nuova. Si sono astenuti i consiglieri Favorito e Perri. Di conseguenza è stata accolta la richiesta di surroga di Galdo che ha preso parte al prosieguo del consiglio comunale al posto di Aufiero.

Dopo 16 anni non ci sarà più un Aufiero tra i banchi dell’aula consiliare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Si chiude un’era, per il momento.