Pratola Serra, Terra Nuova: “La Tari è il prezzo dell’incapacità amministrativa”

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L’aumento della Tari – la tassa sui rifiuti – che ha coinvolto tutti i cittadini di Pratola Serra ha dato vita a un rimpallo di responsabilità tra vecchi e nuovi amministratori. A cercare di spiegare le proprie ragioni è stato il gruppo consiliare Terra Nuova, capitanato dall’ex sindaco Tonino Aufiero, principale obiettivo delle critiche della maggioranza:

“Se chi tiene le fila dell’attuale amministrazione comunale sta interpretando il proprio ruolo rincorrendo costantemente i propri demoni del passato, imponendo di fatto alla propria compagine un modus operandi più confacente ad una minoranza che non ad una maggioranza – seppur risicatissima -, noi dal primo giorno abbiamo inteso il mandato conferitoci dai cittadini con estrema serietà. Com’è giusto che sia.

Pertanto, una buona opposizione guarda al bene dei cittadini più che a cedere alle continue provocazioni di chi palesemente non sta rappresentando la nostra comunità come meriterebbe.

Ed è necessario fare chiarezza su un argomento molto discusso ma mai chiarito da chi invece ha ritenuto più semplice mettere le mani nelle tasche dei già tanto tartassati cittadini.

Il caso TARI: noi tenteremo di tradurre in modo comprensibile ciò che altri hanno cercato di rendere un arcano solo apparentemente irrisolvibile.

Il Comune di Pratola Serra deve sostenere un Ruolo Tari, per l’anno 2023, relativo al “servizio di gestione dei rifiuti urbani” pari a 644.568,00€. Una cifra praticamente analoga a quella dello scorso anno, quantificata in 645.134,00€. Quindi non si riscontra alcuna differenza, oggi, rispetto al pregresso anno 2022.

Nella ripartizione delle percentuali atte al pagamento della suddetta tassa, l’amministrazione comunale ha deciso di aumentare quelle relative alle utenze domestiche (che passano dal 32,50% al 60,00%) e di abbassare quelle relative alle utenze non domestiche (che passano dal 67,50% al 40,00%).

Ed allora, per un semplice ed elementare calcolo deduttivo, se l’importo delle prime sarebbe dovuto aumentare, l’ammontare delle altre sarebbe dovuto diminuire. Ergo, non riusciamo a spiegarci il motivo per cui siano stati, invece, incrementati, ed in maniera eccessiva e per nulla proporzionale, sia i totali relativi alle utenze domestiche che alle utenze non domestiche.

Ciò, presumibilmente, comporterà un introito nelle casse comunali di gran lunga superiore alle cifre necessarie alla liquidazione del servizio stesso, contravvenendo alla norma.

Inoltre, considerata la più unica che rara manifestazione di onestà intellettuale dimostrata dai vertici della risicatissima maggioranza, i quali hanno puntualizzato che tali aumenti non siano per nulla legati alla – sempre meno credibile – deficitarietà dell’ente, proviamo a fare chiarezza anche sulla questione Stellantis-ex FCA.

L’importante struttura industriale che insiste sul nostro territorio ha inoltrato in data 28/05/2021, e quindi già per l’anno 2022, la volontà di “avvalersi di un gestore privato per lo svolgimento del servizio di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento rifiuti”. Quindi, l’aumento in bolletta non sarebbe da addebitare al mancato incasso relativo alla Stellantis-ex FCA, come in malafede sostengono alcuni amministratori, in quanto, se così fosse, i cittadini avrebbero dovuto pagare di più già lo scorso anno, poiché è a partire dal 1° Gennaio 2022 che la summenzionata fabbrica era esentata dall’erogazione della tassa in questione: la Stellantis-ex FCA già l’anno scorso non ha pagato.

Perciò abbiamo alcune domande facili facili per chi detta le regole relative alla discutibile condotta amministrativa:

– Se per le utenze domestiche l’aumento da voi determinato era chiaro sin dalla lettura della documentazione, come mai anche le utenze non domestiche sono obbligate a pagare un aumento che risulta totalmente ingiustificato?

– Perché questo atteggiamento incomprensibilmente (ma non troppo) morbido nei confronti di una Stellantis-ex FCA che, di fatto, priva la comunità di somme importanti?

– Oltretutto, avete verificato se Stellantis-ex FCA abbia provveduto ad erogare all’ente la dovuta quota fissa della Tassa Rifiuti, così come imposto dalle modifiche introdotte al Decreto legislativo 152/2006 (Decreto Ambiente) dal Decreto Legislativo 116/2020?

– Stellantis-ex FCA ha ripresentato la medesima richiesta entro il 30 Giugno 2022 ed entro il 30 Giugno 2023 (così come recita testualmente la normativa: “per gli anni successivi al 2021, la scelta va effettuata entro il 30 giugno con effetto dai conferimenti di rifiuti dell’anno successivo”)?

Chi comanda davvero, prenda coscienza di non essere più opposizione e la smetta con le solite accuse che dichiarano una enorme ed incontrovertibile lacuna argomentativa; e inizi, una buona volta, a fornire risposte serie e risolutive rispetto alle tante problematiche riscontrate: la comunità è stanca”.