“Riapre” Montevergine

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Una preghiera per scongiurare nuovi contagi e sperare che, con i buoni auspici di Mamma Schiavona, la comunità di Montevergine possa vivere un prossimo futuro decisamente più sereno, dopo i due mesi di “bufera” della pandemia.

Il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, munito di guanti e mascherine, ha preso la funicolare ed è salito al Santuario. Lo ha fatto nel primo giorno ufficiale della riapertura al pubblico, dopo oltre 50 giorni in cui i fedeli non hanno potuto assistere alle messe, al momento ancora sospese, solo però fino a oggi, lunedì 18 maggio, e non potevano entrare nemmeno per una preghiera.

D’Alessio, da primo cittadino, ci ha tenuto a dare il buon esempio, illustrando quali dovranno essere i comportamenti responsabili della comunità per evitare che questo parziale ritorno alla normalità si traduca in un pericoloso boomerang.

Tutti coloro che accederanno a Montevergine dovranno attenersi necessariamente ad alcune importantissime norme, in ottemperanza a quanto disposto in materia di sicurezza a livello nazionale ed in accordo con le istituzioni locali preposte, a cominciare dal numero massimo di persone che potranno partecipare alle liturgie, nei posti specificamente indicati, limitato a 180. La presenza di un termoscanner, collocato dinanzi Santuario, non consentirà l’accesso a chi risulterà con una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°. Durante la funzione liturgica, non ci sarà lo scambio di pace e ci si atterrà alle indicazioni dell’officiante. Al termine della Santa Messa non sarà consentito sostare nell’aula di culto.