La Regione Campania continua a tagliare risorse verso l’Irpinia: circa 2 milioni di euro in meno per il trasporto pubblico. Con una delibera del mese scorso è stato deciso il taglio del 15% delle risorse per il comparto del trasporto locale che finisce per colpire in modo particolare la provincia di Avellino.
Il risultato è che si dovrà ridurre di un milione e duecentomila chilometri il trasporto, di cui 840. 000 nel pubblico e 460.000 nel privato, con la cancellazione di corse per pendolari e studenti. Viene ad essere colpita una provincia nella quale le risorse regionali sono le sole a sostenere il trasporto pubblico locale non essendovi, contrariamente a quanto avviene nelle altre province campane, alcun intervento da parte della Provincia e dei Comuni.
Non è soltanto un taglio di risorse verso un comparto produttivo che occupa numerosi addetti, ma è nei fatto una riduzione della spesa sociale che si traduce nella cancellazione di servizi essenziali per le famiglie e le fasce più deboli della popolazione ed in una riduzione dei diritti, a partire dal diritto allo studio. Insomma è un taglio di spesa che fa peggiorare le condizioni di vita in una provincia già in forte difficoltà sul piano sociale e della difesa del reddito.
In campagna elettorale De Luca aveva assunto impegni a non riproporre tagli di risorse verso l’Irpinia e le aree interne. Con questa decisione si vanificano gli impegni assunti e di fatto si torna alla linea strategica praticata di Caldoro: tagliare alle aree interne per mantenere gli standard della spesa e dei servizi nelle aree urbane e metropolitane. Emblematici al riguardo i tagli che qualche anno fa furono operati verso la sanità in Irpinia e il conseguente trasferimento di risorse verso le ASL di Napoli.
La svolta e il cambiamento promessi da De Luca per ora restano nelle intenzioni. Nella realtà prevale la continuità e si evidenzia il dato di un territorio, quello delle aree interne, sempre più ai margini nelle scelte di governo di questa maggioranza regionale.