Screening mammografico, quando è oltre i 75 anni

0
589
Nurse Assisting Patient Undergoing Mammogram

Di Graziella Di Grezia

Lo screening mammografico ha prestazioni significativamente migliori nelle donne al di sopra dei 75 anni, con maggiore sensibilità, specificità e un tasso di falsi positivi inferiori, ma il beneficio in termini di riduzione della mortalità rimane controverso; la decisione di interrompere il programma di screening non dovrebbe basarsi solo sull’età, ma sulla valutazione globale dello stato di salute della donna e sulla sua aspettativa di vita [Radiographics 2023]. L’ incidenza di neoplasia alla mammella aumenta notevolmente con l’età e le donne anziane hanno un rischio maggiore di sviluppare questa patologia. Tuttavia, le donne di età pari o superiore a 75 anni sono state escluse da tutti gli studi di screening controllati randomizzati, quindi i migliori dati disponibili sui benefici e sui rischi dello screening in questa fascia di età provengono da studi osservazionali screening spontanei. I vantaggi dello screening nelle donne anziane sono gli stessi di quelli nelle donne più giovani:  diagnosi precoce di tumori più piccoli a stadio inferiore, con conseguente trattamento meno invasivo e minore morbilità e mortalità. Il tasso di sovradiagnosi è basso, con benefici che superano i rischi fino all’età di 90 anni. Sebbene esistano linee guida nazionali e internazionali contrastanti sull’opportunità di continuare lo screening mammografico nelle donne oltre i 74 anni, i medici possono consigliare ed esporre i benefici di sottoporsi ad esami di prevenzione. Per le donne di età pari o superiore a 75 anni in buona salute, il prosieguo dello screening mammografico annuale salverà la maggior parte delle vite. Una discussione informata sui benefici e sui rischi dello screening mammografico nelle donne anziane deve includere i valori individuali di ciascuna donna, lo stato di salute generale e le comorbidità.