Si rinnova il cenone della Vigilia alla Mensa dei poveri con 150 commensali. Mele della Caritas: ma tanti non chiedono aiuto

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“Quello che ci preoccupa non è tanto il disagio economico, che è comunque in forte crescita, anche in considerazione della cancellazione del reddito di cittadinanza, quanto il disagio familiare e psicologico che vivono tanti”. A sottolinearlo Carlo Mele, direttore della Caritas di Avellino: “Si rinnova anche quest’anno il Cenone dei Vigilia che si affianca a quello della Notte di San Silvestro. A partecipare come commensali saranno, oltre agli ospiti del dormitorio e della Mensa anche i volontari con le loro famiglie, per un totale di circa 150 persone, nel segno della tradizione con la consegna a casa di una sessantina di pasti. La nostra mensa e il nostro dormitorio sono sempre aperti, al tempo stesso sono sempre attivi i nostri centri di ascolto. Ma tanti non hanno il coraggio di chiedere aiuto. Ecco perchè dobbiamo essere attenti e vigilare, al tempo stesso c’è bisosgno di una rete con le istituzioni per arginare il disagio crescente. Sono sempre di più gli italiani e le donne a chiedere aiuto. L’appuntamento della Vigilia vuole essere l’occasione per far sentire a chi si sente solo che sono parte integrante della comunità. Si crea un clima speciale, di grande condivisione”

L’ultimo rapporto sulla povertà della Caritas documenta un netto aumento del fenomeno povertà, 638 gli uomini che si sono rivolti ai centri di ascolto nel 2022 per una percentuale pari al 66,11, 327 le donne pari al 33,89%, per un totale di 965 che arrivano a quota 2156 tenendo conto delle famiglie con cui vivono. Sono dunque oltre duemila le persone che ruotano intorno ai centri di ascolto. Di questi 355 sono italiani adulti, 203  stranieri adulti, 78 sono i giovani italiani, 180 i giovani stranieri, 198 gli anziani italiani, 42 gli anziani stranieri.