Si sfila per i diritti, Avellino in festa

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E’ un’Avellino diversa quella che si lascia travolgere dal calore e dell’energia della marcia contro l’omofobia. Un’Avellino che ha voglia di sfilare per i diritti, tra bandiere e striscioni che inneggiano all’amore e che si scopre solidale, al fianco di chi fa ancora fatica a vedere rispettata la propria libertà. E così la marcia, promossa da Apple Pie, con il coordinamento Campania Rainbow, riesce a riunire tutte le associazioni Lgbt che operano in Campania, dalle Famiglie Arcobaleno all’Arcigay. Giuseppina La Delfa, docente e attivista parla di “una comunità che ha voglia di partecipare alla vita della città. Ci sono tantissimi giovani, è un segnale importante. Siamo qui a volto scoperto, a dire che abbiamo voglia di camminare insieme”. Antonello Sannino dell’Arcigay di Napoli pone l’accento sulla necessità di sbloccare la legge regionale, perché diventi finalmente operativa. Un appello immediatamente accolto dalla presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio che promette “il proprio impegno perché quella legge sia finalmente applicata” e parla di una giornata importante per la città. Edoardo Palescandolo del Coordinamento Campania Rainbow sottolinea come i casi di omofobia sino in crescita nel Sud “Ma questo accade perché qui c’è una maggiore accettazione dell’omosessualità e inevitabilmente crescono le denunce. Ma la strada da percorrere è ancora lunga, C’è bisogno di una legge nazionale che tuteli il mondo Lgbt. Ci sono ancora ragazzi costretti in casa dai genitori perché sono gay o che tentano il suicidio perché hanno paura della vita che li attende. Ecco perché dobbiamo continuare a manifestare”. Mentre Daniel Lourdes Falanga dell’Arcigay sottolinea la necessità di non smettere di denunciare “Se non si ha il coraggio di denunciare non possiamo venire a conoscenza di discriminazioni e violenze che ancora ci sono”. Carmela Smaldone dell’associazione di genitori Agedo spiega come “I nostri figli sono perfetti così come sono. Il loro è uno sguardo a 360 gradi. Possono essere felici e noi dobbiamo aiutarli”. Alessandro Baracchini di Rai News24, il primo giornalista a fare coming out in Tv, parla della necessità di continuare a gridare “Abbiamo bisogno di parlarne ogni giorno, perché non ci si scandalizzi più di nulla. Quando ho detto che ero gay nel corso di una trasmissione non immaginavo tutto questo clamore. Si parlava di matrimoni gay e ho spiegato di essere a favore perché altrimenti non mi sarei potuto sposare. Qualche ragazzo mi ha detto che il padre aveva accettato la sua condizione dopo aver scoperto che anche personaggi pubblici erano gay. Ma sono le persone comuni a dover giocare un ruolo strategico. Se parliamo ogni giorno con i nostri amici, con le persone che conosciamo, di noi stessi, delle uscite con il nostro compagno o compagna, gli altri non se ne sorprenderanno più”. Quindi spazio ai canti, ai balli, alle sonorità popolari, sotto la guida della cantante Angela Ruggiero. Ci sono giovani, famiglie con i loro bimbi, è un corteo festoso che cresce a vista d’occhio. Presente il Comune di Avellino con l’assessore Bruno Gambardella, tante le associazioni irpine – e non mancano i candidati- presenti che hanno voluto far sentire la propria solidarietà, da Zia Lidia a Centrodonna, da Comunità Accogliente alla Cgil con Franco Fiordellisi e l’ex segretario Vincenzo Petruzziello. Una scommessa vinta per Antonio De Padova e Mara Festa, di Apple Pie che hanno creduto fin dall’inizio nella manifestazione.