Sorpresi a rubare uva, uomo arrestato e donna denunciata a Grottaminarda

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I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, nel corso di mirati servizi
finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio,
con particolare attenzione, in questo periodo di raccolta, ai furti di uva,
hanno tratto in arresto un uomo e deferito in stato di libertà la moglie,
entrambi di Mirabella Eclano.

I due nella decorsa notte avevano deciso di mettere a segno un furto
all’interno di un vigneto di Grottaminarda. Sfortunatamente per loro,
l’azione delittuosa veniva notata dal proprietario del fondo che non esitava
ad allertare il “112”.

Ricevuta la segnalazione, i militari in servizio presso la Centrale
Operativa di Avellino disponevano in tempo reale l’invio della pattuglia
della locale Stazione, già in servizio perlustrativo nell’ambito della
capillare attività di controllo del territorio disposta dal Comando
Provinciale di Avellino sempre tesa a garantire sicurezza e rispetto della
legalità, che piombava sul posto e traeva in arresto l’uomo che aveva
tentato di asportare circa 250 chili di uva.

Nel corso dell’intervento i Carabinieri sorprendevano nei pressi del fondo
agricolo anche la moglie dell’arrestato.

All’esito della successiva perquisizione domiciliare effettuata all’interno
dell’abitazione della coppia, i militari rinvenivano un cofanetto contenente
sostanza stupefacente di tipo marijuana. Sei piante in fioritura
dell’inconfondibile vegetale, venivano altresì rinvenute nel terreno di
pertinenza l’abitazione.

L’uomo, inchiodato alle proprie responsabilità da tutte le evidenze
raccolte, veniva quindi dichiarato in stato di arresto alla Procura della
Repubblica di Benevento in quanto ritenuto responsabile dei reati di furto
aggravato. Gli veniva altresì contestato l’art. 73 D.P.R. 309/90 per
detenzione di sostanza stupefacente. Per la moglie scattava invece la
denuncia in stato di libertà alla medesima Autorità Giudiziaria per aver
concorso nel furto.

Sia lo stupefacente che 12 cassette di plastica utilizzate per asportare
l’uva sono state sottoposte a sequestro.

Il prezioso raccolto è stato restituito all’avente diritto.