Stellantis: ecco i nuovi progetti negli stabilimenti italiani

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Si è tenuto oggi a Torino l’incontro tra Stellantis e le Organizzazioni sindacali, volto a illustrare l’evoluzione dei progetti Green Campus, Circular Economy e Nuovo cambio ibrido; progetti presentati in prima battuta lo scorso luglio.
L’Azienda, durante la riunione, ha asserito come stiano continuando tutti progetti che fanno seguito al piano Dare Forward 2030: per ciò che concerne il green Campus, area che sorgerà nel comprensorio di Mirafiori e sarà interamente sostenibile, i lavoratori occupati saranno 10mila, provenienti dalle attuali attività all’interno di Mirafiori; rispetto al progetto di Circular Economy, che porterà avanti come attività principali logistica, rigenerazione componenti e rigenerazione veicoli, a regime saranno 500 addetti entro metà 2025.
Stellantis ha anche confermato l’avvio produttivo per metà febbraio del nuovo cambio ibrido
“L’incontro di oggi è positivo perché conferma la volontà di proiettare l’area di Torino in una prospettiva lavorativa futura importante. Il polo torinese è chiaramente strategico per Stellantis. Come qualsiasi work in progress, seguiremo l’evoluzione attentamente. Il nostro obiettivo è quello che la transizione avvenga senza impatti negativi sui lavoratori e per questo continueremo ad avere un confronto costante con l’azienda”, dichiara il vicesegretario generale Fismic Confsal, Sara Rinaudo.
Durante la riunione, è stato affrontato anche il tema dello sviluppo delle lavorazioni per lo stabilimento Teksid di Carmagnola, che si sta muovendo verso il futuro con la fornitura a Cassino del Battery Case per il Maserati Grecale e il nuovo Ducato a Pratola Serra, oltre alla scatola per il nuovo cambio ibrido Stellantis, una 《risposta positiva da parte di Teksid nell’affrontare le difficoltà della transizione dal motore endotermico all’elettrico》 secondo Sara Rinaudo, che auspica 《il proseguimento positivo delle nuove attività.》
Nota di attenzione durante l’incontro quella sul Polo produttivo Carrozzeria di Mirafiori, che occupa circa 3mila persone e continua le produzioni attuali, ma subisce l’andamento attuale del mercato.
“La 500bev in particolare risente di problematiche contingenti come una rete scarsa di infrastrutture di ricarica in Italia e la discussione ancora in corso rispetto agli incentivi. Il Governo deve mettere in campo tutte le azioni necessarie per agevolare il settore Automotive italiano. Crediamo nella sinergia tra le Parti, che proseguendo sulla strada degli incontri e del dialogo, potrà traghettare la realtà torinese sul fiume della transizione, senza disastri occupazionali”, conclude Rinaudo.