Vini, l’appello di Teobaldo Acone: l’Irpinia si prepari alla sfida dell’enoturismo. Necessario un tavolo di confronto

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E’ un appello ad aziende ed istituzioni a fare la propria parte per prepararsi ad accogliere la sfida dell’enoturismo quello che lancia Teobaldo Acone, ambasciatore Città del vino. “Dopo la legge nazionale e quella regionale – spiega Acone – bisogna ragionare intorno ad un tavolo su quella che rappresenta un’opportunità importante per il territorio. Un’opportunità, quella dell’enoturismo, che può essere valorizzata slo puntando su formazione, promozione e comunicazione. C’è bisogno di portare avanti un percorso formativo e informativo, perchè le aziende abbiano personale qualificato e pronto a confrontarsi con un mercato internazionale e conoscano i requisiti da rispettare stabiliti dalla legge regionale, dalla creazione di un sito web a strumenti di prenotazione delle visite on line. Di qui il mio appello a promuovere un tavolo di concertazione con il presidente del Consorzio, imprenditori, sindaci e istituzioni per riflettere sulla sfida del turismo enogastronomico. Il dato da cui partire è che abbiamo in provincia circa 300 aziende legate all’industria del vino ma tutte piccole e medie per cui diventa difficile costruire una rete. Ci abbiamo provato con il laboratorio promosso da Città del Vino a Montefalcione, un laboratorio interrotto dal cambio alla guida dell’amministrazione comunale” E sulla proposta dell’assessore regionale Caputo “Il presidente regionale De Luca ha imposto un netto stop all’idea lanciata da Caputo ma sarebbe bastato consultare la legge del 10 febbraio 1992 per capire che era un progetto impraticabile. La legge stabilisce che il disciplinare dei vini può essere legato solo all’area geografica. Del resto, che senso avrebbe con un Doc Campania organizzare itinerari enoturistici? Si sarebbe finito solo con l’indebolire i territori”