Grottaminarda. Sarà un anno difficile, quello appena iniziato, per gli che per garantire il funzionamento dei servizi offerti ai cittadini, si avvalgono dei giovani del servizio civile. Anche per fare progetti che poi vengono inseriti nei finanziamenti europei. E il sindaco della cittadina ufitana, con una lettera indirizzata alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro per le politiche giovanili, Andrea Abodi, ha chiesto se in futuro ci sono altre prospettive. Anche perché, come scrive il primo cittadino ufitano,”è stata operata una riduzione degli operatori volontari, ventimila posti, per il servizio nell’anno in corso”. E questo, nonostante con un decreto,1233/2023, siano stati ammessi a finanziamento i programmi di intervento con punteggio 84,30″. Insomma”un duro colpo” per i giovani in cerca di prima occupazione,”che in Campania sono migliaia, con la Regione fortemente penalizzata”. Per Spera è un atteggiamento”inspiegabile”, quello del governo, tenuto conto che”gia’ aveva espresso buone intenzioni aumentando, da 444 a 570 euro mensili, l’importo mensile percepito dai volontari”. Un taglio”indiscriminato” che non permetterebbe agli enti una programmazione. Il ruolo dei giovani che, attraverso il servizio civile, sono parte integrante della vita dei Comuni, delle Pro loco, del terzo settore, è”fondamentale per garantire servizi e iniziative, sociali e culturali- scrive ancora Spera”. A Grottaminarda, fino allo scorso anno, ne erano dieci e non si sa se potranno essere tutti confermati. Il sindaco di Grottaminarda, quindi, chiede di sapere”quali iniziative il governo ritiene di intraprendere per cercare risorse di bilancio necessarie”perché restino disponibili gli stessi posti dell’anno precedente. E se, questo non sarà possibile, sarebbe il caso”di attivarsi per garantire, agli enti locali, un contributo economico”ai Comuni che, dei volontà del servizio civile, non potranno avvalersi.
