Tolino: Montoro senza Puc, addio a fondi e vantaggi del piano casa

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MONTORO- «Uno dei motivi delle mie dimissioni è stata la mancata adozione del Puc nei tempi che ci eravamo dati». L’ex vicesindaco Francesco Tolino torna a distanza di tempo sulle ragioni della sua decisione, uscendo non solo dalla Giunta ma dall’amministrazione del sindaco Girolamo Giaquinto.

«Il motivo della mia premura era la necessità di dotare il territorio, a nove anni della fusione, dello strumento urbanistico necessario a regolamentare lo sviluppo dello stesso. Accanto a questo, la necessità di avere un Puc per poter accedere ad alcuni tipi di finanziamenti e ancora per sfruttare disposizioni normative in materia edilizia – ha scritto Tolino sui social mettendo in campo una serie di argomenti di discussione- L’esempio lampante di tutto questo è il piano casa: la regione Campania infatti ha inserito le disposizioni inerenti questa possibilità edilizia nella legge numero 13 del 2022 ed ha disposto che dal 30 giugno di quest’anno solo i comuni che avessero un Puc avrebbero potuto consentire questi incrementi di volumetria.
I termini sono spirati – aggiunge- Il nostro comune non si è dotato di strumenti urbanistici ed oggi le pratiche di questo tipo, come l’incremento di volumetria del 30% in caso di abbattimento e ricostruzione oppure l’aumento di superficie nei limiti previsti da questa norma, non sono più possibili a Montoro.
Questo ovviamente comporta una limitazione delle possibilità di cittadini, una limitazione delle attività di carattere edilizio, una limitazione per le imprese del settore, una limitazione per i tecnici del territorio che chiaramente vedranno ristringersi le possibilità di attività, di lavoro, di incarichi».
Francesco Tolino si avvia alle conclusioni:«Il rispetto dei tempi e delle procedure amministrative è fondamentale ed il fattore tempo nella vita anche di un ente locale, non solo di quello dell’imprenditore, è assolutamente un fattore principale, di straordinaria importanza.
Procedere con lentezza, procedere a singhiozzi, non procedere affatto rappresentano una colpe grave per chi gestisce un ente. Montoro merita di più».