I Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano e di Montella, al termine degli accertamenti investigativi svolti nell’ambito di due distinte attività d’indagine, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino tre persone indiziate di aver sottratto, mediante ingegnose truffe online, alcune migliaia di euro ad ignare vittime.
I primi due episodi sono stati rilevati a Frigento, dove i militari della locale Stazione hanno denunciato una quarantacinquenne della provincia di Brescia e di un trentaduenne di Roma. I presunti autori della truffa, attraverso annunci pubblicitari fittizi pubblicati su portali on line e aventi ad oggetto la vendita di oggetti di vario tipo a prezzi vantaggiosi, hanno ingannevolmente indotto le vittime ad eseguire, in loro favore, ricariche on line su carte prepagate poste-pay. Accreditate le somme da parte delle vittime, i due soggetti si sono resi irreperibili.
Il terzo episodio si è registrato a Senerchia dove, a seguito della denuncia sporta da un giovane del luogo, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato una ragazza diciannovenne del napoletano per truffa, sostituzione di persona ed accesso abusivo a sistema telematico. In questo caso, le indagini hanno consentito di accertare come una transazione online effettuata con la carta prepagata della vittima non fosse stata, in realtà, dalla stessa disposta e autorizzata.
Grazie a un’immediata attivazione delle indagini e una volta bloccato il flusso di denaro, i militari dell’Arma hanno potuto acquisire tutti gli elementi necessari ad identificare e denunciare la donna che, in modo fraudolento, aveva carpito le credenziali di accesso alla home banking del conto corrente intestato alla vittima e aveva poi predisposto ed effettuato una transazione di 630 euro verso il proprio conto.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, quotidianamente impegnato nel contrasto alle truffe online, raccomanda la massima attenzione ai tranelli che, attraverso internet e i social network, vengono posti in essere dagli autori di tali reati, diffidando sempre di annunci pubblicitari oltremodo convenienti e facendo particolare attenzione agli SMS o alle e-mail che presentano un contenuto poco consueto.
Questi messaggi, spesso contengono la richiesta di comunicare dati personali e credenziali bancarie per compiere urgenti verifiche per conto della propria Banca o delle Poste Italiane. Si tratta, com’è evidente, di un pretesto che dà luogo al cosiddetto Phishing e proprio pescare (dalla traduzione in italiano del termine) è ciò che i malintenzionati tentano di fare per accaparrarsi i dati riservati degli ignari destinatari dei messaggi.