Il Convegno, organizzato dall’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI), si terrà presso la Sala del Camino dell’Istituto Luigi Sturzo. Con il Convegno si intende approfondire l’intensa attività svolta da Umberto Zanotti Bianco dopo la prima guerra mondiale per l’indipendenza e lo sviluppo nazionale dei paesi balcanici e dell’Europa orientale, illustrando anche il viaggio che, nel 1922, intraprese in Ucraina, proprio alle origini della sua vicenda nazionale, allora colpita dalla terribile carestia che causò più di due milioni di vittime, per portare aiuti ai ragazzi e ai bambini senza famiglia, resi orfani dalla rivoluzione, fuggitivi e affamati. Di questo viaggio, l’ANIMI conserva tutta la documentazione comprese le spaventose immagini che ha reso disponibili sul suo sito istituzionale.
La partecipazione di studiosi di questi paesi al convegno, come emerge dal programma, segna anche l’interesse che ha la rievocazione di quegli eventi e il rapporto storico con quanto attualmente avviene.
IL PROGRAMMA
Ore 10.00
Apertura dei lavori
Giampaolo D’Andrea, Presidente ANIMI
Carmen Lasorella Consigliere ANIMI, L’attualità di Umberto Zanotti Bianco
Ore 10.30-13.30
Coordinamento Antonella Ercolani (Università degli Studi internazionali, Roma)
Guido Pescosolido (Università “Sapienza”, Roma), Umberto Zanotti Bianco nella storia civile italiana
Antonio Macchia (Università di Teramo), Zanotti Bianco e Attilio Begey: la scoperta delle nazionalità attraverso il problema polacco
Francesco Leoncini (Università “Ca’ Foscari”, Venezia), Mazzini, Zanotti Bianco, T.G. Masaryk e la colonia russa a Capri
Davide Zaffi (Società Studi Trentini Di Scienze Storiche), Wilsoniani senza wilsonismo: il caso di Zanotti Bianco
Ion Câria (Università di Cluj-Napoca), Il Congresso di Roma delle nazionalità oppresse e i rapporti italo-romeni
Ore 15.00-17.00
Coordinamento Simona Nicolosi
Alessandro Volpato (Archivio storico del Ministero degli Affari Esteri), Zanotti Bianco e la questione cecoslovacca
Goran Lošić (Università “Sapienza”, Roma), Zanotti Bianco e la politica italiana nei confronti della Serbia
Marco Clementi (Università della Calabria), Zanotti Bianco e l’idea di Ucraina
Francesco Caccamo (Università “G. D’Annunzio”, Chieti-Pescara), Zanotti Bianco e la politica delle nazionalità: la ‘Nuova Europa’ tra speranze e illusioni
Ore 17.00-18.00
Discussione coordinata da Federigo Argentieri (“John Cabot” University, Roma)
Comitato scientifico e organizzatore: Francesco Caccamo, Marco Clementi, Francesco Leoncini, Antonio Macchia
VITA E ORIGINI DI UMBERTO ZANOTTI BIANCO
Figlio di un diplomatico italiano, di nobile famiglia piemontese, con un padre che al momento della sua nascita era in servizio in qualità di console a Creta, e una madre scozzese ma di origini svedesi, Zanotti Bianco venne a contatto con i problemi delle nazionalità quando, dopo gli studi a Moncalieri, raggiunse il padre trasferito a Zara. Proprio nel contesto dalmata e adriatico maturò la sua riflessione in favore della rinascita dei popoli soggetti al dominio straniero; una riflessione che si innestava in una più generale propensione, risalente agli anni giovanili, per un cristianesimo rigenerato nelle sue più autentiche verità e vicino all’impegno sociale di Romolo Murri.
Dopo che il terremoto di Messina mise a nudo l’estrema arretratezza del Mezzogiorno, Zanotti Bianco realizzò una saldatura estremamente originale, nella sua tensione umanitaria, tra le aspirazioni dei popoli oppressi e le esigenze delle regioni con atavici problemi di sottosviluppo economico e sociale. Di qui il suo doppio impegno a favore delle aree meno favorite del proprio Paese e, nell’ambito europeo, per le componenti rimaste marginali rispetto ai processi di unificazione nazionale italiano e tedesco. Se nel 1910 diede vita all’ANIMI, qualche anno dopo inaugurò presso l’editore Battiato di Catania, con lo pseudonimo Giorgio D’Acandia, la collana “La Giovine Europa”, nella quale riecheggiavano chiaramente le idealità risorgimentali e mazziniane. Questo ampliamento di prospettive raggiunse il culmine con la rivista “La Voce dei Popoli”, pubblicata tra l’aprile 1918 e il maggio 1919, dove trovarono spazio le problematiche dell’Europa centro-orientale, della Russia, che stava vivendo una rivoluzione epocale, ma anche dell’Armenia e della stessa Irlanda del Nord.
Il Convegno sarà dedicato soprattutto a quest’ultimo versante, concentrandosi sull’impegno di Zanotti Bianco in favore delle idealità nazionali, sul suo coinvolgimento nella ‘politica delle nazionalità’ durante la Grande Guerra, sulle iniziative umanitarie da lui promosse nei territori russi e ucraini all’indomani del conflitto mondiale, e rilevando l’intreccio profondo di questa multiforme attività con i nodi ancora irrisolti della storia europea.
Il Convegno offrirà inoltre l’occasione per riaprire una riflessione su temi che in passato hanno appassionato la storiografia e internazionale, per riscoprire iniziative editoriali come “La Giovine Europa” e “La Voce dei Popoli”, e per valorizzare la documentazione archivistica conservato presso l’ANIMI.