Vespasiano: Rosanna Rebulla riposa in pace, sempre vivo il tuo legame con S.Angelo dei Lombardi

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Dal collega giornalista e scrittore Michele Vespasiano riceviamo e volentieri pubblichiamo il suo cordoglio per la morte di Rosanna Rebulla, da Sant’Angelo dei Lombardi, il paese dov’è vissuta per molti anni e con il quale ha mantenuto un rapporto speciale.

«Apprendo con sincero dolore della morte di Rosanna Rebulla. Il suo nome – con quelli dei genitori e delle sorelle – rimanda la mia memoria ad anni lontani della mia fanciullezza, quando il papà giunse a Sant’Angelo dei Lombardi alla guida del locale comando della Guardia di Finanza, in piazza De Sanctis.

E il rapporto con Sant’Angelo, nonostante si fosse oramai trasferita ad Avellino, Rosanna non l’ha mai interrotto, continuando a ritenerla la sua “città”; e così non ha mai smesso di chiedere, di informarsi, di gioire o di dolersi in ragione di quanto accadeva. E il dolore più grande fu certamente il terremoto, che assieme alle case si era portato via anche tante amiche e amici della sua giovinezza.

E appena pochi mesi dopo il sisma non si negò – anzi fu tra i promotori – quando le fu chiesto di dare una mano per far nascere il periodico “Il domani”, che fu trait d’union tra il passato di Sant’Angelo del quale si andava orgogliosi e il futuro che lentamente si cercava di costruire. La sua penna era intrisa nell’inchiostro della speranza e dell’incoraggiamento a fare sempre meglio e di più.

Con lei c’erano altri amici che la trista Dama nera ha portato via già da qualche tempo, da Mosè D’Amato a Goffredo Raimo e per ultimo Angelo Frieri.
Rosanna Rebulla non ha mai smesso di fare politica, riuscendo a coniugare la sicura fede di donna di sinistra con la sua sincera e dichiarata fede cattolica, che l’ha sostenuta in questi ultimi mesi di sofferenza.

Oltre i frequenti contatti sui social, il mio ultimo contatto telefonico con Rosanna mi rimanda alla mente le lacrime che versammo per ricordare la prematura scomparsa di una cara amica comune.
Riposa in pace, cara Rosanna, ora tu sei nella “città perfetta”, la “Città di Dio”, dove non hai più bisogno di lottare per gli ultimi che da sempre sono stati in primo piano nel tuo impegno e nel tuo cuore!».

Michele Vespasiano