Processione del Venerdì santo, la città smarrita abbraccia l’Addolorata

Anche l'ex sindaco Gianluca Festa tra la folla dei fedeli: ho voluto esserci come sempre. Per me un'emozione speciale. Grande empatia tra gli uomini e le donne della comunità

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La città abbraccia la Vergine Addolorata. Ed è un abbraccio carico di emozione e speranza. In un tempo difficile per la comunità, smarrita e disorientata, dopo le dimissioni del primo cittadino, i fedeli si stringono alla loro madre, chiedendo che arrivi presto il tempo della rinascita per la città. Attraversa le strade di Avellino la processione del Cristo morto e dell’Addolorata, preceduta dalla celebrazione della Passione in cattedrale, officiata dal vescovo Arturo Aiello.

Ed è un messaggio di pace quello che lancia il vescovo Aiello, ricorda nella sua omelia il complesso clima internazionale, le guerre che imperversano in ogni angolo della terra, anche nei luoghi calpestati da Gesù, le violenze e il desiderio di sopraffazione dell’uomo. “Ma le piaghe del Cristo – spiega – sono motivo di guarigione per l’umanità, la sconfitta della Croce è la grande vittoria per noi uomini. La Croce diventa la chiave della storia, Gesù va incontro ad essa come il re va incontro al suo regno”

A garantire che tutto si svolga nel rispetto delle misure di sicurezza la Misericordia, la Polizia Municipale e i Vigili del fuoco. L’ex sindaco Gianluca Festa segue il corteo insieme all’assessore Geppino Giacobbe. Ha voluto esserci malgrado le dimissioni, poichè ripete che “La Via Crucis è la via Crucis”, nel segno della forte devozione per l’Addolorata. Una partecipazione sottolineata anche sui social “Tra la mia gente, come sempre, ho partecipato alla Via Crucis, un rito che si perpetua da 2mila anni e ci ricorda che Cristo si è fatto uomo per redimerci da ogni peccato. Stazione dopo stazione, lungo tutto il percorso della croce, ho ritrovato la mia città in un momento di grandissima spiritualità. Oggi è stata una emozione intensa e diversa dal solito. L’empatia che ho registrato tra le donne e gli uomini di questa comunità hanno testimoniato il grande coinvolgimento emotivo con il quale la città ha vissuto stasera la passione di Cristo Questa è la Pasqua. La speranza, che si fa certezza, di una resurrezione dello spirito. E questo è il mio augurio per la città. Per la mia Avellino”. Colpisce, invece, l’assenza degli altri componenti della giunta. In chiesa, a partecipare alla celebrazione anche il prefetto Paola Spena.

E sono davvero tantissimi, giovani e meno giovani, famiglie e coppie, con tanto di pettorina e ceri, al seguito del Cristo morto e dell’Addolorata in un rito collettivo, del quale tutti hanno voglia di sentirsi parte. Ad animare le stazioni le associazioni cattoliche cittadine, dalla Gioventù francescana alla Misericordia, dal Movimento Bene Comune ai Focolari, dall’Azione Cattolica all’associazione mariana.

Il percorso parte dalla cattedrale per proseguire lungo via Duomo, via Del Gaizo, via Amabile, via Circumvallazione, via Guarini, via Testa, via Esposito, piazza Aldo Moro, via Colombo, via de Conciliis, Corso V. Emanuele, piazza Libertà, via Nappi, piazza Amendola per poi rientrare in cattedrale. Non c’è piazza, non c’è strada, in cui i fedeli non si inginocchino di fronte alla statua dell’Addolorato.

Da sottolineare, anche quest’anno, la scelta di portare a spalla le statue, nel segno di quella che era l’antica usanza. Questa sera, intanto, si rinnoverà, alle 22, la tradizionale veglia pasquale, presieduta dal vescovo Arturo Aiello. Le messe di Pasqua si terranno in cattedrale alle 8.30, 11 e 18.30