Aggressione ad un detenuto disabile nel carcere Avellino: tutti assolti

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Ennesimo episodio di violenza nel carcere di Avellino. Questa volta i fatti risalgono al Settembre 2019. Vittima di una spedizione punitiva C.C., avellinese, classe 1967, all’epoca dei fatti costretto sulla sedia a rotelle.

I fatti si sono verificati il 26 Settembre 2019 nel Carcere di Avellino allorquando C.C.veniva selvagggiamente aggredito mentre sulla sedia a rotelle, spinta dal piantone, si stava recando in Infermeria per il controllo quotidiano.

Tre i detenuti che all’improvviso si sono avventati contro, tutti di Avellino: i fratelli F.M. e F.S., rispettivamente classe 1972 e classe 1962, nonché M. D., classe 1980, tutti difesi dall’Avvocato Rolando Iorio.

L’aggressione, durata pochi secondi, era particolarmente violenta tanto che la vittima, C.C., veniva immediatamente trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avellino dove gli venivano diagnosticate lesioni in più parti del corpo con prognosi di 10 giorni.

All’origine della spedizione punitiva ci sarebbero degli apprezzamenti non graditi fatti alla moglie di uno dei tre detenuti (M.D.) mentre la donna attendeva il suo turno fuori alle porte del Carcere per accedere in Istituto per fare il colloquio con il marito.

La giovane moglie infatti, secondo quanto emerso in sede di indagini, sarebbe stata qualche giorno prima  avvicinata da un uomo che le avrebbe detto di essere stato mandato proprio da C.C.

Di qui l’origine della spedizione punitiva in carcere.A seguito della relazione di servizio da parte della Polizia Penitenziaria intervenuta in soccorso della vittima della premeditata aggressione, i tre detenuti venivano quindi denunciati per Lesioni personali aggravate.

Numerose le udienze celebrate dinanzi al Tribunale di Avellino dove si sono susseguite le testimonianze degli Agenti della Polizia Penitenziaria intervenuti ad interrompere il pestaggio ed a prestare le prime cure al malcapitato. Nella giornata di oggi il Tribunale di Avellino, aderendo alle richieste della difesa, ha mandato assolti i tre imputati dal momento che non vi era alcuna certezza in merito a chi, tra loro, avesse effettivamente colpito la persona offesa cagionandogli le lesioni refertate.

I tre, tutti pluripregiudicati, rischiavano una condanna superiore a tre anni.