Alla Candelora c’è anche il comitato Acqua Bene Comune Aspettando Godot

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AVELLINO – Il comitato Acqua Bene Comune Aspettando Godot ha partecipato questa mattina all’annuale juta della Candelora che da Mercogliano e Ospedaletto ha raggiunto il Santuario di Montevergine con la numerosa partecipazione di centinaia di cittadini e di attivisti.

Gli attivisti del comitato “Acqua Bene Comune – Aspettando Godot” hanno partecipato distribuendo dei volantini informativi a tutti i partecipanti in cui hanno denunciato il tentativo di privatizzazione dell’Alto Calore Spa e delle possibili ripercussioni per i cittadini consumatori – il potenziale aumento delle tariffe e la subordinazione della sensibilità sociale alle logiche del profitto – così come le conseguenze sulla gestione e il controllo di un bacino idrico che disseta 3 regioni.

Dal comitato fanno sapere che la loro presenza è indissolubilmente legata ai valori e ai temi che la Candelora da anni esprime poiché i diritti sociali – come il fondamentale diritto all’accesso alle fonti idriche e alla difesa del territorio e delle risorse naturali – non possono essere slegati da i diritti civili all’interno di una democrazia che possa realmente dirsi compiuta.

I manifestanti hanno inoltre esposto uno striscione di 9 metri in cui denunciavano il tentativo messo in atto da diversi attori – Regione, amministratori e multiutility – di privatizzare l’ente Alto Calore sfruttando la mala gestione e il buco finanziario causato dalle clientele degli ultimi anni. L’abate di Montevergine, Marcello Colasurdo e Vladimir Luxuria hanno solidarizzato con la battaglia per l’acqua pubblica.

“Non ci fermeremo finchè non ci sarà garantita la pubblicità dell’ente Alto Calore e una trasformazione della governance” fanno sapere infine dal comitato “chiediamo che i cittadini siano inclusi nel governo dell’azienda con potere di controllo e tutela degli interessi collettivi, che siano fatti urgenti investimenti nella manutenzione della rete e che siano rimessi in discussione gli accordi di distribuzione dell’acqua tra le regioni.”