Ato e servizio pubblico, ora confronto con i sindaci

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Ato con questa delibera salverebbe il servizio Pubblico, prossimo step tavolo di confronto tra i sindaci

Oggi presso la sede dell’Ato Rifiuti a collina Liguorini è stato fatto il punto sul percorso verso l’acquisizione del ciclo integrato dei rifiuti da parte dell’Ente.
“L’Ato ha fatto il suo percorso ed è nella legittimità di continuare questo percorso – dichiara D’Alessio presidente Ato – la Corte dei Conti ha fatto un solo rilievo sull’affidamento da contrattualizzare entro il 30 marzo 2023.
Noi riteniamo che entro il 30 marzo andava costituita la società, rifiuti zero è stata costituita, il nostro percorso in data 29 marzo 2023, è terminato e abbiamo salvato quindi ilservizio pubblico per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia.
L’unico rilievo assorbente – incalza D’Alessio – è proprio sull’affidamento, ma a distanza di qualche rigo poi si parla di profilo di incostituzionalità del 201 sulla tempistica.
Premetto che questa è una questione che riguarda tutti e sette gli Ato della Campania, è l’unico Ato della Campania che non ha avuto rilievi economici, finanziari è l’Ato di Avellino. Abbiamo osservato la disciplina europea nella relazione dell’Università partenope di Napoli e asseverata poi dalla Deloitte Spa pertanto credo che eccezioni a questo ente non se ne possano fare.
Cosi come promesso a tutti i sindaci che mi hanno interpellato in questi giorni spaventati – c on t i n u a D’Alesio – anche per quanto riguarda le voci da mettere in bilancio, sicuramente andremo ad affrontare un tavolo tecnico giuridico e finanziario per valutare le strade che siano più convenienti ai rispettivi comuni e pertanto le porte dell’Ato sono aperte al confronto con i sindaci,

Irpiniambiente formalmente non è ancora fuori gioco, l’ho ribadito in conferenza stampa anche per rassicurare i sindaci, noi possiamo capitalizzare i debiti dei comuni attraverso gli utili dell’Ato. Fino ad adesso Irpiniambiente non ha vissuto di finanze pubbliche ma bensì di crediti avuti da istituti finanziari e pertanto sta continuando l’attività attraverso questa modalità, perchè non farla seguire anche all’Ato qualora si trovasse conveniente la strada dell’Ato. Il nostro percorso è terminato ieri con la costituzione della società per salvare il servizio pubblico in Irpinia e quindi continuare quello che era il nostro progetto. Cosi come ho garantito ai Sindaci spaventati sulle voci di bilancio ed altro, affronteremo un tavolo tecnico-giuridico con i nostri tecnici, e con quelli dei vari sindaci che potranno portare a corredo di quell’incontro e cercheremo di valutare qual è una strada. Se ci fosse una strada economicamente più conveniente di quella dell’Ato la percorriamo, ma non credo. Ieri è stato individuato anche il cda della nuova società, facendo delle valutazioni tecniche e professionali.
Noi non ci siamo buttati sul servizio pubblico, senza pensare alle possibili criticità economiche, noi abbiamo già deciso a priori questa strada percorribile di capitalizzare i debiti e spalmarli in 15 anni attraverso anche gli utili dell’Ato.
Tengo a precisare – conclude D’Alessio – che siamo stati solo noi a tutelare il servizio pubblico e i 560 dipendenti di Irpiniambiente.

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