Autore: redazione web

Con le comunicazioni al Parlamento sul coronavirus da parte del ministro della salute Speranza si è di fatto aperta la fase del prolungamento del periodo di emergenza. Il presidente del Consiglio Conte aveva fornito delle anticipazioni un po’ fuori contesto per preparare forze politiche e opinione pubblica a un esito già scontato perchè imposto dalle circostanze. Ma richiedente una impegnativa delibera del Consiglio dei ministri. Come era prevedibile, sulle dichiarazioni del  premier si sono poi scatenati aspri commenti e roventi polemiche. Per buona parte, a dire il vero, infondati se non pretestuosi. Quelli delle opposizioni si sono focalizzati sulla  presunta…

Leggi

I meridionali sono “spaesati”, disorientati, perché non sentono più di appartenere al proprio Paese per una sorta di “secessione indotta”. Rischiamo di essere “spaesati”, senza più un Paese, o peggio con un paese in vendita, e che svende il suo futuro. E’ cosí che l’Italia si allontana dall’Europa, e il Mezzogiorno si distacca dall’Italia. L’Italia è ormai il Meridione d’Europa. Il Sud è quel Mezzogiorno abbandonato al proprio destino, quel Sud sempre più visto come frontiera, periferia di un Europa che manifesta, ormai neanche più sotterraneamente, una palese condizione di agonia. L’Italia, che rischia di diventare tutto Mezzogiorno, sta all’Europa…

Leggi

Il prolungamento delle competenze straordinarie anticovid al presidente Conte, oltre il prossimo 31 luglio, ha sollevato non poche polemiche, anche all’interno della maggioranza. In parallelo alcuni autorevoli osservatori non nascondono un certo allarme circa l’indebolimento delle istituzioni democratiche, pur senza sottovalutare la necessita’ e l’urgenza di promuovere i necessari provvedimenti, senza seguire le lentezze della consueta prassi parlamentare. Il presidente Conte, confortato dai positivi sondaggi circa la sua capacita’ istituzionale, da buon giurista, conoscera’ certa – mente la locuzione latina ”Salus populi suprema lex esto” (8 il bene del popolo sia la legge suprema). Sapra’ anche che tale massima è…

Leggi

Chi pensava che l’emergenza economica, conseguenza di quella sanitaria, più grave di quella del ’29, avrebbe cambiato i politici e conseguentemente modificati i metodi di una volta, si sbagliava. La politica è quella di sempre ed anche i metodi sono quelli di prima, con l’aggravante che i politici di oggi sono molto più modesti di quelli della prima repubblica. Ci sarebbe bisogno di un governo che prendesse decisioni veloci; di una maggioranza coesa ed in grado di elaborare un piano di rilancio dell’economia coraggioso e innovativo; di fare quelle riforme (fisco, burocrazia…) a costo zero che consentirebbero al Paese di…

Leggi

Mi convinco sempre più che la questione meridionale potrebbe essere solo un parto di fantasie accuratamente manipolate. Che vittime e carnefici, cioè, coesistano in forma dissociata. Considerazione che potrebbe sembrare improvvisata e provocatoria, ma che nasce in me, cittadino del Sud, dopo una valutazione complessiva dei dati che la realtà offre. Oltre che da viaggiatore, spero attento, nel Mezzogiorno per narrazioni sulla realtà esistente. I dati, in realtà, ci dicono di “scippi” e “inganni” giocati sulla pelle del Sud, senza, però, soprattutto nel dibattito politico, dare doverosamente conto dei motivi per cui questo accade. Mi riferisco ad alcuni elementi di…

Leggi

La breve presentazione della bella intervista di Aldo Cazzullo a Pedro Sánchez,  sul “Corriere della Sera”  di mercoledì scorso, suona come un sonoro schiaffo in faccia a Giuseppe Conte e a buona parte della classe politica italiana. Leggiamo: il presidente del governo spagnolo (lì si chiama così)  “è diventato segretario generale del Partito socialista nel 2014, si è dimesso da leader e deputato per non sostenere il governo di destra, ha girato le sezioni con la sua auto – una Peugeot 407 – , ha riconquistato il partito alle primarie, ha fatto cadere l’esecutivo di destra, diventando capo del governo…

Leggi

In una situazione di emergenza quale quella che stiamo vivendo per effetto della gravissima crisi sanitaria, sociale ed economica provocata dalla pandemia sarebbe un segno di civismo e di maturità democratica se le forze politiche di maggioranza e di opposizione collaborassero per il raggiungimento di obiettivi utili per il perseguimento del bene comune. E tuttavia non possiamo per nulla rallegrarci per il voto che il 7 luglio al Senato ha visto una completa saldatura fra maggioranza e opposizione che, divisi su tutto, si sono trovati perfettamente d’accordo nel rifinanziare la missione italiana di supporto alla c.d. “Guardia Costiera libica”. Alla…

Leggi

Il geniale vignettista Altan ha tradotto questa fase con poche e semplici parole: “sono indeciso, rinascere, risorgere o tirare avanti”.  La maggioranza di governo si trova esattamente in questa situazione e al momento Conte punta sulla tattica andreottiana “meglio tirare a campare che tirare le cuoia”. Il premier e i partiti della coalizione devono compiere scelte determinanti per il futuro e tra due mesi e mezzo c’è l’appuntamento determinante dell’election day quando si voterà in sei regioni (attualmente 4-2 per il centrosinistra) e per il referendum sulla riduzione dei parlamentari. Inevitabilmente, un voto politico, anche sul governo e sull’alleanza che…

Leggi