Autore: redazione web

Era  prevedibile che – con la fine della fase di “chiusura” del Paese – la politica avrebbe ripreso in pieno il suo ruolo, garantito dalla nostra Carta fondamentale. Per qualche mese si è dovuta piegare suo malgrado alla voce degli esperti sanitari. Ora è tornata in pieno. E con essa anche i ben noti difetti, propri di buona parte dei protagonisti della scena politica nostrana. Come hanno dimostrato i giochini di Renzi. O il tentativo senza precedenti perpetrato da Salvini e C. di fare del 2 giugno una festività di parte politica, strumentalizzando l’omaggio al Milite Ignoto. il leader leghista…

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Sfatiamo un mito, una volta per sempre, non è il Nord a “mantenere” il Sud, casomai è il Sud a tenere in piedi il Nord. Il Mezzogiorno, da tempo, non riceve granché. La storia non cambia anche provando a guardare la questione da un’altra prospettiva, analizzando la gestione dei fondi europei, con l’attivazione di progetti di “coesione” che in gran parte sono andati al Centro- Nord. Proprio sul fronte dei fondi comunitari potrebbe consumarsi l’ennesimo scippo perpetrato ai danni del Sud, tutto a vantaggio del Nord. L’allarme arriverebbe dal varo del “decreto rilancio”. Il Meridione ne uscirebbe penalizzato, registrando un…

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Parlare meno, fare meglio, credo sia questo il binomio che sintetizza la domanda, forte e responsabile, verso i vertici politici ed istituzionali del paese da parte di una comunità coraggiosa e determinata per riavviare i motori del sistema economico e sociale nostrano. Parlare meno significa smetterla nel fare gli annunci trionfalistici dei provvedimenti di sostegno ad una ripresa che,sappiamo tutti,non è facile né priva di ostacoli. Parlare meno comporta essere consapevoli che saranno i fatti, il senso di responsabilità di tutto l’apparato dirigenziale,politico , burocratico ed imprenditoriale, il credibile e riconosciuto metro di misura della statura di chi,attualmente, è investito…

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Il 3 giugno si riparte, tutti insieme anche se in Lombardia. Piemonte e Liguria i dati sono ancora preoccupanti. Dobbiamo convivere con il virus e comportarci di conseguenza ma non possiamo aspettare oltre. Il virus ci ha cambiati e noi saremo diversi. Il futuro sarà diverso. Speriamo possa esserlo anche la classe politica. E’ una crisi epocale e per uscirne si ha bisogno di maggiore concordia nazionale, di un patto per le riforme, di progetti e capacità di realizzarli. Pensare ad un nuovo modello di sviluppo che abbia al centro il lavoro e la dignità del lavoratore; che sia più…

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A due giorni dalla ricorrenza della Festa della Repubblica le Istituzioni subiscono pesanti schiaffi. Il clima che si respira nel Paese è di tale irresponsabilità che si ha difficoltà anche ad immaginare che possa essere reale. La democrazia è in pericolo. Le Istituzioni repubblicane sono sottoposte a violenti attacchi che ne minano la credibilità. Nella capitale un ex generale dei Carabinieri, Antonio Pappalardo, chiama a raccolta in piazza i “gilet arancioni” senza mascherine e fomenta una “rivoluzione” contro le regole anti-covid. La destra neofascista organizza manifestazioni di protesta in tutte le piazze d’Italia. Obiettivo: la caduta del governo Conte e…

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E’ vero, quella che stiamo attraversando è una crisi senza precedenti. Lo ha ben detto il Governatore della Banca d’Italia, Visco, nella sua recente relazione al Paese. Le sue previsioni per il futuro, inoltre, sono decisamente preoccupanti. In questo clima si dovranno svolgere le regionali per l’elezione diretta dei presidenti e dei consigli. Questo appuntamento, che alcuni vorrebbero consumare a luglio, altri tra settembre-ottobre, a me sembra, rappresenti una grande opportunità per una vera ripartenza del Paese. Nel senso che il coronavirus, pur tra tanti lutti, paure, perdite di posti di lavoro, aumento della povertà, ha messo in evidenza la…

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La fine dell’emergenza sanitaria e una favorevole coincidenza cronologica potrebbero innescare un ciclo virtuoso per la politica europea, fino a ieri azzoppata dal dilagare dell’epidemia nel Continente e mortificata dalle avvisaglie della inedita guerra fredda Usa-Cina. Una finestra di opportunità si è aperta con l’annuncio del piano di rilancio economico predisposto da Bruxelles per complessivi 750 miliardi di euro (di cui 127 destinati all’Italia), e con la conferma che, da calendario, toccherà ad Angela Merkel guidare il prossimo decisivo semestre (inizia il primo luglio) nel quale le istituzioni europee – Commissione, Governi e Parlamento – dovranno dar seguito agli annunci…

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