Avellino, il pm D’Onofrio lascia la Procura dopo nove anni: “Lascio qui una parte del mio cuore e tantissimi amici”

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Lascia la Procura di Avellino Vincenzo D’Onofrio. Il magistrato, dopo nove anni trascorsi in Piazzale De Marsico dove ha ricoperto anche la funzione di sostituto procuratore, andrà a ricoprire quella di sostituto Procuratore generale presso il Tribunale di Napoli.

Oggi, durante la cerimonia svoltasi presso l’Aula Magna del Tribunale di Avellino, tantissimi messaggi di affetto e sincere ed emozionate parole di ringraziamento. Il Dottor D’Onofrio, sotto l’occhio attento del Beato Rosario Angelo Livatino, cui è dedicata l’aula, ha avuto una parola di affetto per tutti: “Lascio qui una parte del mio cuore e tantissimi amici”. Davanti alla scrivania di D’Onofrio si sono presentati, in veste di testimoni chiamati in causa, esponenti di rilievo della politica e del mondo imprenditoriale a livello nazionale.

A partire da lunedì, il pubblico ministero che ha attirato l’antipatia sia della camorra che dei colletti bianchi assumerà il ruolo di sostituto procuratore generale a Napoli. La sua esperienza presso la Sesta Sezione Penale negli ultimi mesi ha anticipato questo nuovo incarico.

D’Onofrio si è prevalentemente occupato di indagini e inchieste sulla criminalità economica e organizzata. Prima del suo arrivo ad Avellino, D’Onofrio si era particolarmente distinto nelle indagini che avrebbero disarticolato il clan camorristico Sarno di Ponticelli. Nel 2011 il collaboratore di giustizia, Pasquale Di Fiore, rivelò il piano studiato dal boss di Acerra, Giuseppe Di Iorio, detto «Peppe ‘o killer», per eliminare il magistrato. L’attentato prevedeva l’utilizzo di un bazooka.