Cesta: illazioni sui mancati finanziamenti. Il circolo Pd di Calitri chiede le dimissioni del consigliere di maggioranza Sansone

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CALITRI – La denuncia è del segretario del Pd calitrano, Alessandro Cesta, rispetto agli «attacchi alle istituzioni e verso il Partito Democratico». E chiede le dimissioni di un consigliere di maggioranza.
Il segretario, nel riassumere quanto avvenuto ricorda che «dopo la motivata richiesta di chiarimenti da parte della minoranza sui mancati finanziamenti, sempre più numerosi da parte dell’Amministrazione, il consigliere Michele Sansone interveniva accusando il Pd di essere il principale responsabile. Illazioni, senza essere provate da fatti concreti, al limite della diffamazione».
Cesta si dice offeso: «Simili accadimenti non possono e non devono esser tollerati nell’ambito democratico delle istituzioni. Va garantita la libertà di opinione ma essa non può essere esercitata quando la cittadinanza ha bisogno di motivazioni puntuali del perchè a Calitri i finanziamenti sono puntualmente persi. Sul mancato finanziamento non c’è opinione perchè ottenerlo o meno dipende dalle capacità di capire ed interpretare il bando, di presentare la domanda nei tempi indicati e con tutta la documentazione necessaria.
Variabili che non possono essere lasciate all’opinione e tantomeno possono essere addebitate alla volontà ostruzionistica di un partito. La graduatoria – continua il segretario – parla con il linguaggio dei numeri. Una posizione che porta all’esclusione è un fatto che potremmo definire matematico, formale.
A tale eventualità si è tenuti a rispondere se in Consiglio si chiede il motivo di un mancato finanziamento. Non come se si fosse al mercato adducendo motivazioni campate in aria tra l’altro gridate (il primo sintomo della mancanza di argomenti validi) o esprimendo accuse personali. (il secondo sintomo)».
La divisione tra la maggioranza ed il gruppo del Pd sembra essere ben delineata. Cesta conclude in maniera ancora più caustica.
«Il circolo Pd per queste ragioni, chiederà nei prossimi giorni le dimissioni del consigliere Sansone, che era stato già “dimissionato” dai suoi elettori non riconfermandolo e rientrando per surroga in Consiglio. Il Pd prende atto della mancata presa di distanza pubblica dalle dichiarazioni ingiustificate del consigliere da parte del sindaco Di Maio».