Ciclismo in rosa al Sud, una nuova chance per le ragazze che amano pedalare

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Dopo qualche anno, riprende il percorso di “Ciclismo in rosa al Sud”, un progetto iniziato dal Direttore Sportivo Mimmo Tranchese alcuni anni fa. L’Asd Marco Pantani di Montesano sulla Marcellana, con alla guida Maurizio Radesca, si propone per la continuazione di questo percorso e, con l’aiuto del presidente provinciale di Salerno, Luigi Sirica, riesce a convincere a ritornare in campo colui che per ben dieci anni ha maturato un’esperienza nel settore non comune. Poche parole, chiare e trasparenti e Mimmo Tranchese dichiara la propria disponibilità a lavorare per dare un’opportunità alle piccole atlete del Sud. Queste le indicazioni di Tranchese: il percorso deve iniziare con due fasi, la prima è quella di creare, attraverso l’Asd di Maurizio Radesca, un punto di riferimento, un contesto dove le ragazze possano condividere la loro passione con le loro coetanee e crescere atleticamente. La seconda, invece, mira a far crescere il ciclismo femminile al Sud attraverso l’organizzazione di un tavolo di lavoro con i vari Comitati regionali interessati, per invogliare e incentivare le Società Sportive territoriali a intraprendere un percorso sulla stessa falsariga dell’Asd Marco Pantani. Solo creando più team femminili il ciclismo rosa al Sud può aspirare a un domani. Una,due ragazze sparse nelle varie squadre maschili, non avranno mai futuro. Passato l’entusiasmo dei primi anni, le ragazze si scocciano di rincorrere i maschi senza mai essere protagoniste.Tranchese e Radesca saranno affiancati da Lucia Nobis, psicologa dello sport e mental coach nonché appassionatissima di ciclismo e atleta paraolimpica. A fine febbraio scorso a Casalbuono (Sa) si è svolta con Barbara e Alessia Bello, Chiara Caporaso, Francesca D’Amico e Chiara Radesca la prima collegiale, una prima occasione per conoscere atlete e familiari. Ne seguiranno altre, in attesa dell’inizio delle gare, mirate soprattutto all’accrescimento tecnico e atletico delle ragazze. Nella foto Mimmo Tranchese con la moglie, la prof.ssa Annamaria Allocca, sportiva e tifosa del gruppo delle ragazze che amano il ciclismo, attualmente alle prese con la Didattica a Distanza. ‘Vincere nello sport non è, non può, né deve essere la finalizzazione a tagliare per primo il traguardo a qualsiasi prezzo. Vincere nello sport è rifiutare il trucco, è evitare la tentazione dell’assunzione di sostanze che comunque solo temporaneamente darebbero ( così si dice) più forza e mentale ed euforia artificiosa, ma che poi minano il fisico, avvelenano l’animo, allontanano dalla realtà’. Lo ripete fino alla noia alle sue sportive il direttore Mimmo Tranchese, che chiude con un: ‘Per vincere bisogna pedalare, pedalare. Il ciclismo in rosa al sud è possibile ed io sarò da sostegno con tutto il cuore, l’impegno, la passione e la professionalità come direttore e come amico, perché possano imparare a tirare fuori da se stesse il meglio, nello sport come nella vita.’