Dissesto idrogeologico, Aipin: “Il 94% dei comuni italiani ha aree a rischio idrogeologico”

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“Il 94% dei comuni italiani è in aree a rischio geo – idrogeologico. Ancora in questi giorni molti gli appelli per un transizione green più efficace e veloce. Da Confindustria al Presidente Mattarella tutti riconoscono la necessità di dare piena attuazione al PNRR riconoscendola “occasione storica per rilanciare il Paese nel segno della sostenibilità e della coesione sociale”. Bene. Peccato che ancora una volta l’attenzione sia tutta concentrata sulla transizione energetica e tecnologica, tra pale eoliche, pannelli fotovoltaici, auto elettriche,processi produttivi, digitalizzazione e nulla invece sulla sostenibilità ambientale. Cioè su quella, unica e prioritaria a tutte le altre, che non può che essere fondata sul Capitale Naturale e i Servizi Ecosistemici che generosamente la natura mette a disposizione dell’Uomo e del Pianeta. E che sola può attivare quella CRESCITA RIGENERATIVA  per le Next Generation EU che è fondamento primo del Recovery Plan, nato proprio per risollevare gli stati membri post pandemia (ricordiamo Von der Leyen: “imparare dagli errori del passato per cambiare passo a favore delle generazioni del futuro” “. Lo ha dichiarato, in queste ore, Flora Vallone, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Ingegneria Naturalistica – AIPIN.

“Rigenerando i sistemi ambientali in difficoltà – ha proseguito Flora Vallone architetto paesaggista vicepresidente AIPIN– con processi-azioni-tecniche Nature Based Solutions che utilizzano le risorse prime del pianeta ricomponendo lo iato tra Capitale Naturale e Capitale Umano. Quindi riducendo il consumo di suolo, rinaturalizzando fiumi, coste, versanti con l’Ingegneria Naturalistica, incrementando il verde e i sistemi ambientali anche nelle città, ricercando insomma quella dovuta compatibilità Uomo-Ambiente che abbiamo ignorata per decenni di sconsiderato sviluppo antropico e che ancora ci fa imputare a catastrofi ed emergenze naturali  quelli che invece sono gli effetti del grave rischio idrogeologico del nostro paese e che riguarda il 94% dei comuni italiani.

Oggi a Genova, ISPRA ha presentato il suo ennesimo Rapporto annuale su Consumo di suolo, dinamiche territoriali  e servizi eco sistemici  e ancora una volta i dati non sono confortanti. Continuiamo imperterriti ad ignorare cosa non fare e cosa al contrario attivare immediatamente, anche con le ingenti risorse del PNRR”..

A breve cantiere didattico AIPIN per mitigare rischio geo – idrogeologico.

“In Emilia – Romagna a breve apriremo un cantiere didattico sulle tecniche naturali per la mitigazione dei rischi naturali. Gli aspetti geologici sono fondamentali e devono vedere in campo più figure professionali – ha dichiarato Giuseppe Doronzo, geologo dell’Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica –  come geologi, ingegneri, naturalisti. La stessa mitigazione del rischio idrogeologico è un tema legato alla tutela del paesaggio. Tutti aspetti che rientrano nel PNRR”.