Fondi di coesione, il ministero fa appello al Consiglio di Stato

Il braccio di ferro continua, dopo la decisione del Tar Campania che ha accolto il ricorso della Regione Campania

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Raffaele Fitto
Ed ora si va al Consiglio di Stato. Come ampiamente prevedibile, sui fondi di coesione il braccio di ferro continua. Dopo l’accoglimento da parte del Tar del ricorso della Campania concedendo al ministero 45 giorni per l’accordo sui fondi, pena il commissariamento ad acta,  dal ministero per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr guidato da Raffaele Fitto, in merito alla sentenza del Tar sulle risorse Fsc si fa sapere:“Con il massimo rispetto della sentenza nei prossimi giorni sarà proposto appello al Consiglio di Stato. La sentenza del Tar Campania ha respinto la richiesta della Regione di assegnazione immediata della risorse in quanto manifestamente inammissibile, assegnando al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud il termine di 45 giorni per “definire l’istruttoria sui progetti, interventi e linee d’azione trasmessi dalla Regione per entrare a far parte del contenuto dell’Accordo di Coesione, determinandosi sulla ritualità, validità e ammissibilità dei medesimi, formulando alla Regione gli ulteriori chiarimenti necessari, recependo e valutando le osservazioni dell’Ente e, all’occorrenza, predisponendo lo schema di accordo. Esattamente il lavoro che il dipartimento ha in corso con tutte le regioni italiane compresa la Campania”, conclude la nota. Lo scontro istituzionale, dopo la giornata a Roma, tra Regione e Governo, è appena cominciato.