Giornata internazionale dell’infermiere, al Moscati l’evoluzione della professione. NurSind: c’è poco da festeggiare

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In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, il Servizio delle Professioni Sanitarie dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati ha organizzato un incontro per tracciare, attraverso le testimonianze di ex dipendenti e di giovani inseriti in diversi contesti sanitari (dall’infermiere case manager a quello forense, a quello delle Case di comunità), il lungo percorso di crescita di una professione sempre più specializzata e che oggi riveste un ruolo fondamentale nella presa in carico del paziente e nell’organizzazione dell’assistenza. Ma dall’altro canto il sindacato NurSind nella persona del Segretario Territoriale Romina Iannuzzi ha espresso chiaramente la preoccupazione per il settore. “Carenza di personale e stipendi tra i piu bassi d’Europa”.

“Due anni di pandemia hanno peggiorato significativamente le condizioni di lavoro già precarie degli infermieri, rendendo ad oggi la nostra professione poco appetibile tra i giovani, di fatto i dati trasmessi dalla Fnopi evidenziano che tra 10 anni in Italia mancheranno circa 100mila infermieri.
Nelle nostre Aziende locali riscontriamo la grave piaga del demansionamento del personale infermieristico: da anni sia al Moscati che all’Asl gli infermieri hanno svolto e tutt’ora continuano a svolgere in molte realtà lavorative delle mansioni inferiori non previste dal proprio profilo professionale.
Noi non siamo stati a guardare e nel 2021 il NurSind ha promosso un ricorso per demansionamento cui hanno aderito molti infermieri  dell’azienda ospedaliera Moscati che per circa 10 anni hanno svolto mansioni inferiori, attività  che spettavano agli operatori socio sanitari. La situazione sopra descritta persiste tutt’ora a causa di modelli organizzativi anacronistici che dequalificano l’immagine professionale dell’infermiere.
L’attuale Direzione Strategica del Moscati, insediatasi nel 2019, ha ereditato una situazione drammatica ed ha cercato di porre rimedio assumendo figure di supporto, che risultano però ancora insufficienti.
Nella giornata internazionale degli infermieri per noi c’è poco da festeggiare.
Nemmeno la pandemia è servita da insegnamento per investire sul personale sanitario, su queste preziose figure sempre più introvabili che da anni con enormi sacrifici reggono l’intero sistema sanitario nazionale”.