Si fa spaccato dell’universo criminale campano, in cui si intrecciano storia e finzione, l’ultimo romanzo del giornalista Vito Faenza “Il Ragno e la Farfalla”. La voce narrante è quella di un capo camorra che si confessa con un giornalista negli ultimi giorni di vita. Una confessione nella quale si intrecciano retroscena di delitti per i quali non è stato mai inquisito, fino ai luoghi dove sono state sepolte alcune vittime di lupara bianca, affinché: “Le madri possano avere una tomba sulla quale poter piangere”. A prendere forma i ricordi di un cronista che ha lavorato per anni all’Unità, seguendo vicende come quelle del sequestro dell’assessore Ciro Cirillo. Il romanzo sarà presentato venerdì 26 ottobre alle ore 18 presso il Circolo della Stampa. Saranno presenti, oltre all’autore del romanzo, Erminia Gallo, manager editoriale e Gianni Festa, giornalista. L’incontro sarà moderato da Monia Gaita.
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