La carica dei settanta trattori in Ufita: la marcia di agricoltori e sindaci

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Valle Ufita. Oggi era il giorno in cui hanno deciso di farsi sentire. Una rivolta pacifica, quella dei trattori, ma comunque forte e intensa. Dall’area industriale sono partiti stamattina. Il rumore forte dei, circa settanta trattori, fino a Grottaminarda per bloccare l’autostrada e restare, fino alle 18 di oggi pomeriggio, nel piazzale di via Papa Giovanni XXIII, proprio vicino alla caserma dei carabinieri.

Sono arrivati nella cittadina ufitana verso le tredici, passando davanti alla scuola elementare ma senza creare disagi per l’uscita dei ragazzi. Infatti le forze dell’ordine, una cinquantina di unità, hanno controllato nelle vicinanze senza dover intervenire. Ad accompagnare gli agricoltori della valle dell’Ufita anche i sindaci del comprensorio, i quali hanno voluto testimoniare il disagio e le difficoltà di centinaia di “imprenditori della terra”. I primi cittadini di Flumeri, Torella dei Lombardi, Melito, il vicesindaco di Gesualdo. Il sindaco di Grottaminarda, impegnato a Salerno questa mattina, era stato ieri sera a dare la propria solidarietà agli agricoltori, insieme alla sua amministrazione, al presidio di valle Ufita.

“Speriamo che, tutti insieme ci diano una mano-dice Antonio Meninno, mentre il corteo è quasi arrivato a destinazione-“.”L’importante-aggiunge un altro, dall’alto del suo trattore-e’ cominciare a farsi sentire”. Le difficoltà del lavorare, e coltivare, la terra sta diventando”insostenibile-dice ancora Antonio, perché non riusciamo più a coltivare niente”. Un altro futuro, sembra di capire, è possibile.”Che non è solo quello di cui si parla quando si chiama in causa la valle dell’Ufita: la stazione logistica è, naturalmente, importante. Così come l’alta Capacità, che lo è altrettanto. Ma perché di noi, del nostro lavoro non parlano mai-sottolinea con un poco di amarezza Antonio”?.

Non vogliono essere considerati più “secondari”. Il terreno della valle”si restringe ma pensassero anche a noi che cerchiamo, con il nostro lavoro, di contribuire al fabbisogno nazionale”.” Non sottraete spazio al cibo-infatti sta scritto su uno striscione”.