La città celebra il 25 aprile, Foti: si riscoprano quei valori

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«Una celebrazione che si carica di un significato più forte alla luce dei segnali preoccupanti che arrivano dall’Europa». E’ il sindaco Paolo Foti a sottolineare il valor di cui si caricano le celebrazioni, quest’anno salutate da una fitta pioggia che costringe i partecipanti ad una cerimonia rapida. «Senza il sacrificio di tanti nostri uomini, senza la Resistenza la libertà che è prerogativa della nostra democrazia non ci sarebbe stata. Certamente fa riflettere il consenso ottenuto in un paese come l’Austria da formazioni neofasciste. Questa manifestazione diventa, dunque, importantissima, per ricordare una pagina cruciale della nostra storia, per riscoprire i valori che sono alla base della nostra democrazia. Non ci sono dubbi che oggi la sfida a cui è chiamata la politica è quella che riguarda l’accoglienza dei migranti». In prima linea ci sono il viceprefetto Armando Amabile, il questore Maurizio Ficarra, il sindaco Paolo Foti, il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Tenente Colonnello Franco Di Pietro, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Avellino Maggiore Francesco Mortari, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Alessio Barbarulo, il Comandante del 232° Reggimento dell’Esercito Colonnello Antonio Iurato, il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Dolores Curto, il vicepresidente della Provincia di Avellino Antonio Aurigemma. Schierate in piazza Matteotti forze dell’ordine, il 232° Rgt. Trasmissioni, associazioni combattentistiche, il Gonfalone della Città di Avellino, decorato con Medaglia d’Oro al Valore Civile e Medaglia d’Oro al Merito Civile, e il Gonfalone della Provincia. A caratterizzare la cerimonia la deposizione di tre corone e la Guardia d’onore al Monumento dedicato ai Caduti di via Matteotti. Solenni cerimonie hanno caratterizzato quasi tutti i comuni irpini, da Montoro a Mercogliano ad Ariano.