La creatività di Napolitano: campo delle magie dove nasce il pomodoro del futuro

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Nella sua Sirignano (Av), il produttore Vito Napolitano continua la sperimentazione del suo “Baronetto Rosso del Partenio”, sia nella produzione che nella sua trasformazione al fine di dare al consumatore un prodotto unico dal campo alla tavola.

Jobs, Disney o ancora Harley cosa avevano in comune? Un garage, dove ciascuno con la propria conoscenza e creatività ha inventato “cose” che hanno rivoluzionato la vita del mondo. Bene per il nostro produttore più che un garage trattasi di un porticato e di un giardino dove per sette anni ha fatto sperimentazione di questo “pomo magico” ed insieme scopriremo perché questo pomodorino è così speciale. Lo scorso 15 giugno 2020 ci siamo già occupati di questa cultivar che aveva odore di scoperta del secolo che potete trovare qui l’articolo. Oggi il Napolitano si è spinto oltre e ha messo a regime questa “cultivar” in pieno campo il cui suolo è a dir poco vergine, perchè incolto per un decennio a 350 s.l.m. e protetto dalla catena montuosa del Partenio, con un grosso supporto di impegno e credere nel “sogno” di Vito oggi realtà, Ferdinando Napolitano che insieme oggi possono ritenersi più che soddisfatti.

Vito e Ferdinando Napolitano – campo delle magie-

In questi giorni è stata alta la tensione nell’attesa della risposta che ovviamente non solo ha rispettato gli standard ma ha dato il risultato a cui Vito Napolitano auspicava sin dall’inizio: il suo Baronetto Rosso del Partenio è un pomodoro a ZERO ISTAMINA. Il 2021 è stato l’anno di raccolta, non solo la produzione del Baronetto” che ovviamente è in corso è lo sarà sino a dicembre ma, il produttore irpino nonostante gli alti e bassi che tutti gli agricoltori inevitabilmente vivono ci sono anche le gioie. Infatti in primavera il suo progetto è stato scelto per partecipare ad un contest indetto dalla NASA unico nel suo genere. Intitolato “Deep Space Food Challenge”, premierà chi sarà in grado di individuare cibo buono e funzionale per le missioni del futuro. Progetto sia della produzione che della Nasa che è stato sposato in pieno sempre dal Presidente del Parco regionale del Partenio Francesco Iovino.

-fasi della maturazione in pieno campo-

 

“Le giornate sono lunghe e saranno lunghe, si fa sera e siamo ancora nei campi a legare il Baronetto ma sono felice perché sono convinto che questo è il cibo del futuro” – cosi commenta la notizia, con grande felicità e commozione Vito nel ringraziare la testata Corriere dell’Irpinia per essere stata di supporto a questo progetto. E arriviamo ai risultati delle analisi e dice: -“Carissima Carmela ecco i valori, Istamina 0.50/0.00 mg/kg per cui non è ISTAMINICO-No ISTIDINA no TIRAMINA per cui non è ISTAMINICO LIBERATORE ed aggiungo che il mio grazie eterno oltre che a te che da subito hai creduto nel progetto va al professor Luigi Campanella del Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma, nonché Garante per la Chimica del CNR e Rappresentante Assoluto della Chimica Italiana, che mi ha supportato e guidato in questo progetto ed è partener in quello della Nasa”. –Ovviamente ringrazio Vito per averci informato di questo importante dato, per la nostra alimentazione sicura e salutare.  E insieme attendiamo ancora i valori del NICHEL che la scorsa annata coltivati in pieno campo hanno raggiunto il record mondiale superando anche le culture idroponiche di 0,023 mg/kg zero nichel, i valori dell’acidità Complessiva il Ph, il grado brix, LYCOPENE, Biodisponibilità del LYCOPENE, Vitamine, Proteine e Fibre. Dopo un’attesa lunga 7 anni “il Baronetto Rosso del Partenio” sarà presentato e finalmente gustato dai fortunati!

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il Baronetto Rosso del Partenio