Tenero senza guscio/non resiste alla spinta
e si tuffa a cambiare l’umore.
Poi rimane a sognare
la sua dama cannella
che aspetta impettita
il suo guanto
di cristallo.
Per un litro di liquore:
39 noci con il mallo tenero ;
un litro di alcool a 98°
2 scorze di limone fresco;
2 stecche di cannella;
10 chiodi di garofano;
600 gr. di zucchero;
una noce moscata.
Procedimento:
Raccogliere le noci entro il 24 giugno, giorno dedicato a S. Giovanni Battista (la tradizione suggerisce di coglierle nella notte tra il 23 e 24 giugno) poiché i frutti sono teneri e non si è ancora formato il guscio legnoso. Pulirle con un panno morbido e tagliarle in quattro spicchi avendo attenzione d’ indossare guanti di gomma per evitare di macchiarsi con il succo dei malli di noce.Disporle in un contenitore di vetro a chiusura ermetica, aggiungere le spezie ,le scorze di limoni(solo la parte gialla) e da ultimo l’alcool. Chiudere e lasciare al sole per cinque settimane.Trascorso tale termine aggiungere lo zucchero ,richiudere il contenitore e lasciarlo al sole per altre due settimane scuotendolo spesso per far sciogliere lo zucchero. Alla fine delle sette settimane filtrare il liquore con un telo di cotone ,imbottigliare e conservare per qualche mese prima di consumare.(Io lo assaggio a Natale!) .
Si consiglia di utilizzare bottiglie scure e conservare al buio.
Ottimo come digestivo e fine pasto robusto di fredde sere invernali.
Curiosando:
Le nonne non buttavano via subito le noci che erano servite per fare il nocino ma aggiungevano un buon vino e lo facevano macerare per altri mesi fino a Natale per poi filtrarlo e consumarlo come liquore di mezzo pomeriggio chiamandolo Secondo Nocino. Ha gusto meno corposo ma amabile . Ho provato ad aggiungere 1,5 l. di vino bianco “Fiano di Avellino” lasciandolo macerare per sei mesi. Da vero gourmet!