La ricetta: il nocino

A cura di Amalia Leo

0
890

Tenero senza guscio/non  resiste alla spinta
e si tuffa a cambiare l’umore.
Poi rimane a sognare
la sua dama cannella
che aspetta impettita
il suo guanto
di cristallo.

Per un litro di liquore:

39 noci con il mallo tenero ;

un litro di alcool a 98°

2 scorze di limone fresco;

2 stecche di cannella;

10 chiodi di garofano;

600 gr. di zucchero;

una noce moscata.

Procedimento:

Raccogliere le noci entro il 24 giugno, giorno dedicato a  S. Giovanni Battista (la tradizione suggerisce di coglierle nella notte tra il 23 e 24 giugno)  poiché i frutti sono   teneri e non si è ancora formato il guscio legnoso. Pulirle con un panno morbido e tagliarle in quattro spicchi avendo attenzione d’ indossare guanti di gomma per evitare di macchiarsi con il succo dei malli di  noce.Disporle in un contenitore di vetro a chiusura ermetica, aggiungere le spezie ,le scorze di limoni(solo la parte gialla) e da ultimo l’alcool. Chiudere e lasciare al sole per cinque settimane.Trascorso tale termine aggiungere lo zucchero ,richiudere il contenitore e lasciarlo al sole per altre due settimane scuotendolo spesso per far sciogliere lo zucchero. Alla fine delle sette settimane filtrare il liquore con un telo di cotone ,imbottigliare e conservare per qualche mese prima di consumare.(Io lo assaggio a Natale!) .

Si consiglia di utilizzare bottiglie scure e conservare al buio.

Ottimo come digestivo e fine pasto robusto di fredde sere invernali.

Curiosando:

Le  nonne non buttavano via subito  le noci che erano servite per fare il nocino ma aggiungevano un buon vino e lo facevano macerare per altri mesi fino a Natale per poi filtrarlo e consumarlo come liquore di mezzo pomeriggio chiamandolo Secondo Nocino. Ha gusto meno corposo ma amabile . Ho provato ad aggiungere 1,5 l. di vino bianco “Fiano di Avellino” lasciandolo macerare per sei mesi.  Da vero gourmet!