La ricetta: la pigna dolce

A cura di Amalia Leo

0
1308

Per risorgere dai brutti pensieri/e risvegliare la primavera/al riparo del suo scudo/pensò come raddoppiare l’entusiasmo./Al caldo dei tepori/trovò la soluzione/e gonfio d’orgoglio/corse fuori a mostrarsi/con la sua veste candida/e tante nuove idee/da raccogliere/perfette e rotonde.

Ingredienti:

Per il lievitino:

65gr.di farina manitoba,

8 gr. di lievito di birra,

30 cl. d’acqua tiepida,

1 pizzico di zucchero.

Per l’impasto:

500 gr. di farina 00,

200 gr. di zucchero,125gr. di burro morbido,

125cl di latte,

4 uova,

3 gr. di lievito di birra,

1 cucchiaio di acqua di fiori d’arancio,un cucchiaio di liquore di carrube,

1 pizzico di sale,una bustina di vanillina.

Per decorare.

100 gr. di zucchero a velo,1 albume d’uovo,

Ovetti e confettini colorati.

Procedimento:

Preparare il lievitino impastando velocemente gli ingredienti e lasciar lievitare per un’ ora in una ciotola coperta con pellicola.

Trascorso il tempo in una planetaria mettere le uova con lo zucchero e sbattere fino a rendere spumoso il composto,poi aggiungere il lievitino  e la farina ed impastare per qualche minuto.Unire il burro,il restante lievito,l’acqua di fiori d’arancio,il latte,il liquore e la vaniglia. Impastare fino ad avere un impasto liscio e senza grumi.Quindi trasferire l’impasto in uno stampo da 1 Kg. unto e infarinato dai bordi alti ;coprire e lasciar lievitare nel forno spento per 24 ore (l’impasto deve aumentare fino al raddoppio del suo volume).Cuocere in forno caldo a180° per un’ora.

Far raffreddare e preparare la glassa. Con fruste elettriche montare l’albume d’uovo con lo zucchero al velo fino ad avere una glassa candida e montata.Stendere la glassa sul dolce e decorare con ovetti e confettini colorati.

Il dolce si conserva qualche giorno in una scatola di latta per mantenerlo morbido.

Abbinare liquore di carrube.

Curiosando:

In genere il casatiello si riferisce alla famiglia delle torte pasquali salate della Campania.

Infatti il  termine casatiello deriva da “caso”,   formaggio in dialetto, in riferimento alla presenza di formaggio pecorino contenuto nell’impasto insieme a farina, lievito, acqua, sale, pepe,    strutto, uova sode, salame e  formaggio. Il Pecorino ha una forte simbologia con il periodo pasquale:nei riti pagani collegati al risveglio primaverile della natura dopo la “morte” invernale venivano sacrificati degli agnelli ;che erano   simbolo dell’innocenza;in Occidente,invece, l’agnello  pasquale   rappresenta la Resurrezione.Tra le innumerevoli varianti c’è anche   il casatiello dolce:un dolce buonissimo e  colorato    che   richiede   lunghi tempi di preparazione perché ha bisogno di lenta lievitazione. Secondo l’antica tradizione necessita di   tre giorni di lievitazione prima di essere cotto in forno;oggi i tempi si sono un po’ accorciati. Si utilizzava  il “criscito” (pasta di riporto fermentata) per mantenere inalterata   per diversi giorni la morbidezza , oggi si utilizza anche il   lievito madre ottenendo ottimi risultati.
Il Casatiello dolce è una ricetta antichissima campana che si prepara solitamente per Pasqua, ma spesso si trova sulle tavole natalizie insieme al classico  Panettone.

La ricetta è stata tramandata di generazione in generazione oralmente e riportata su carta. Le origini sono incerte e risalenti almeno al 1600: c’è chi dice sia originario di Torre del Greco e chi lo sposta in costiera amalfitana; certo è molto diffuso nel casertano e nel Nolano .Nell’avellinese si preparava un dolce simile “a pigna” a forma di ciambella ,più biscottoso, utilizzando lievito vanigliato. La forma di ciambella rimanda alla forma  della corona di spine di Gesù Cristo;ricordare le sofferenze del  calvario del Salvatore ma   lenire quel tormento  “distruggendo” quel simbolo   mangiandola. Anticamente si cuocevano nel forno a legna, un dolce grande per la famiglia ed altri piccoli  da distribuire ad ogni figlio decorati con un uovo, simbolo del seme primordiale da  cui è nato il mondo e da consumare in compagnia per il picnic di pasquetta e per la colazione con il latte per i giorni successivi.