Al Borgo dei filosofi dall’emergenza povertà alla sovranità del popolo. Fusaro: la globalizzazione mette a rischio la democrazia. Domani arrivano Buttafuoco e Pitasi

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E’ stata l’occasione per una riflessione a tutto campo sull’emergenza povertà il terzo appuntamento con il Borgo dei Filosofi, promosso dal Comune di Avellino con la direzione scientifica del professore Angelo Antonio Di Gregorio, fondatore del festival insieme al professore Francesco Saverio Festa. La docente Anna Cavaliere ha esplorato le modalità attraverso le quali si parla oggi di povertà e  come la povertà è stata analizzata nella storia umana. “Fino agli albori dell’età moderna – spiega Cavaliere – la povertà è stata vista come un fenomeno naturale, come un destino inesorabile. Solo successivamente a prevalere è stato un diverso punto di vista, con la povertà affrontata prima da un punto di vista teologico e a partire da Hobbes strettamente politico. Il contrattualismo nasce proprio  da questa concezione della povertà come fenomeno sociale. Ed è il modo in cui viene affrontata dalle moderne democrazie”. A parlare dei pericoli legati alla democrazia oggi anche Diego Fusaro “Partendo Spinoza e Aristotela ho voluto mostrare come nella modernità la democrazia, in cui tutti hanno diritto a partecipare alle decisioni assunte, si delinea nel quadro dello Stato sovrano nazionale, viene meno, dunque, con il venir meno dello Stato sovrano nazionale, è per questo che la globalizzazione sta dissolvendo gli Stati sovrani nazionali e insieme la democrazia. L’ordine della globalizzazione appare fortemente antidemocratico, decostruisce la democrazia e la sovranità degli Stati. Ecco perchè la sovranità e il popolo sono il punto da cui ripartire, come testimoniano Aristotele e Spinoza” Domani mattina sarà la volta di  Andrea Pitasi con il suo intervento su Gioco a tre in quattro scenari: l’ordine mondiale spiegato facile”. Alle 12 toccherà a Pietrangelo Buttafuoco con il suo “Elogio di Ciccio Tumeo” Il 6 maggio la riflessione proseguirà con l’intervento di Paolo Ricci su “Democrazia, Stato e impresa”,
Massimo Adinolfi su “Il momento democratico” e di Ilvo Diamanti su “La democrazia presidenziale”